Non sempre essere licenziati porta alla disperazione. Per Romain Tuilier, anche grazie a una corposa liquidazione, è stata la spinta a realizzare il suo sogno più segreto: partire per il giro del mondo. Un’avventura forse d’altri tempi, ma che vede ancora molti viaggiatori affrontare questa esperienza così affascinante e per certi versi misteriosa. Qualche settimana per prepararsi, decidere cosa mettere nel bagaglio, valutare un itinerario che rimarrà impresso, alla fine, sul proprio passaporto attraverso timbri e visti colorati e scritti nei caratteri e nelle lingue più diverse.
L’obiettivo del giro del Mondo
Unico scopo: vedere. Arrivare in Cina con la Transiberiana, partendo da Parigi e arrivare a Pechino attraversando due continenti e le lande desertiche e ghiacciate della Siberia. Sperimentare il mitico inverno russo che ha piegato le armate napoleoniche e quelle naziste. Non concedere nulla alla velocità dell’aereo, ma votarsi alle lunghe distanze percorse col tempo che richiedono. Questo è il vero viaggio, perché, afferma Tuilier, «il mondo non è una sequela di aeroporti […] Il tempo è la risorsa più rara di tutte» consapevole che questa sua esperienza è un lusso, un privilegio che pochi possono permettersi.
Cosa cerca chi decide di affrontare un simile viaggio?
Forse il desiderio di fuggire dalla pressione quotidiana che ci trasmette l’Occidente, al di là della curosità e dall’interesse autentico per la scoperta di luoghi esotici. Però poi, con sincerità e onestà intellettuale, Tuilier riconosce che, passata l’esaltazione iniziale, l’esotico «stanca, infastidisce, snerva». Ci sentiamo stranieri e quindi estranei a ciò che ci circonda in un mondo “altro”. Davanti alle difficoltà inevitabili che si determinano nel vivere una dimensione, delle mentalità e delle abitudini diverse dalle nostre diventiamo «come bambini viziati, abituati alla comodità e all’immediatezza».
Quel viaggio in giro per il Mondo
Questo libro è ricco di storie, incontri, ricordi e impressioni di viaggio, ci racconta i timori, l’euforia, le inquietudini, i disagi, i contrattempi e i sogni legati al Viaggio con la V maiuscola: il giro del mondo, appunto.
Magari noi lettori non vivremo mai un’ avventura simile ma, attraverso i ricordi e le riflessioni di Romain Tuilier, è come se avessimo viaggiato un po’ assieme a lui in lungo e in largo per il mondo.
L’autore
Romain Tuilier. Nato nel 1975 a Parigi, è regista e assistente di produzione. Ha firmato diversi cortometraggi. Affascinato dai viaggi inizialmente per motivi legati alla passione per il surf, è un grande viaggiatore e autore di reportage. Nel 2004 riesce a realizzare il suo sogno di portare a termine un giro del mondo, che gli dà la possibilità di attraversare i cinque continenti.
Romain Tuilier, Il sogno del giro del mondo. Piccoli azzardi per cambiare la vita, Portogruaro, Ediciclo editore, 2024.