Il 2024 è per l’Oriente l’anno del Drago, precisamente “Drago verde di legno”. Si tratta dell’unica figura mitologica tra i dodici animali che compongono lo Zodiaco cinese, è associato a forza, salute, armonia e prosperità. Nella cultura orientale è un simbolo molto importante, dai tempi antichi rappresenta il potere imperiale. L’anno giusto per celebrare il più grande viaggiatore della storia: Marco Polo. Sono trascorsi 700 anni dalla sua morte avvenuta nel gennaio del 1324, ma dobbiamo festeggiare anche i 770 anni dalla nascita. Marco nasce a Venezia nel 1254 da una blasonata famiglia molto nota nel settore dei commerci, con una base a Costantinopoli filo diretto tra la Serenissima e il Medio Oriente.
Un anno dedicato a Marco Polo
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Per Venezia sarà un anno di grandi eventi tutti dedicati a “messer Marco Milioni”, ne abbiamo parlato in queste settimane con una bella panoramica sugli appuntamenti in cartellone. Oggi vorrei portarvi in un luogo stupendo, un’antica dimora patrizia splendidamente affrescata sede di mostre e convegni: il Museo di Palazzo Mocenigo “Centro Studi di Storia del Tessuto, del Costume e del Profumo”. Al suo interno la più ampia collezione tessile e di abiti antichi provenienti dai Musei Civici.
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Un percorso che evoca diversi aspetti della vita e delle attività del patriziato veneziano tra il XVII e XVIII secolo. Palazzo Mocenigo ha ufficialmente inaugurato le celebrazioni dedicate a Marco Polo con la mostra: L’Asse del Tempo: Tessuti per l’Abbigliamento in Seta di Suzhou visitabile sino al 29 febbraio. A cura di Qian Zhaoyue, Direttore del Museo della Seta di Suzhou, Liu Xu Dong, Consulente del Museo della Seta di Suzhou, Chiara Squarcina Responsabile del Museo di Palazzo Mocenigo, Massimo Andreoli Presidente Wavents srl, Laura Fincato Cittadina Onoraria di Suzhou.
La seta ai tempi della Serenissima
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Occasione imperdibile per confrontare lo stile dell’abbigliamento durante la Serenissima, con quello delle principali dinastie dell’antico impero cinese. La seta è assoluta protagonista dell’esposizione. Nel “portego” possiamo ammirare una ventina di esemplari, creazioni originali, tessuti e fedeli repliche di antichi abiti provenienti dal Museo della Seta di Suzhou, centro di primaria importanza per la ricerca, la tutela, la conservazione e la protezione della millenaria tecnica di tessitura che rese celebre la seta della regione dello Jiangnan. Creazioni come il broccato della dinastia Song, il lampasso, il Kesi, tappezzerie in seta, o il tipico ricamo di Suzhou conosciuto come pattern velvet.Ancora oggi sono esempi del patrimonio culturale immateriale della Cina.
La città che incantò Marco Polo
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Suzhou si trova nei pressi dell’Estuario del Fiume Azzurro, è famosa per i suoi ponti di pietra, le pagode e i meravigliosi giardini dichiarati dall’UNESCO patrimonio dell’umanità. La città incantò Marco Polo che la definì nobilissima e grande, eccone una descrizione: “Ci sono ricchi e ragguardevoli mercanti. La città è grandissima, di un circuito di sessanta miglia. È così fittamente popolata che non è possibile contare gli abitanti. E vi dico che se fossero gente d’armi, quelli del Mangi conquisterebbero il mondo.
Invece non sono gente d’armi, ma esperti mercanti, uomini di sottile intendimento in ogni mestiere ed hanno fra loro grandi filosofi e grandi medici molto sapienti dei segreti della natura. Grande è presso di loro il numero degli astrologi e degli indovini. E pensate che in questa città ci sono ben seimila ponti di pietra sotto i quali possono passare una o due galee.Nelle montagne intorno crescono il rabarbaro e lo zenzero in grande abbondanza, tanto che per un grosso veneziano si possono avere sessanta libbre di zenzero fresco, eccellente”.
La mostra con abiti di scena e bozzetti dello sceneggiato su Marco Polo
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Altro splendido appuntamento, sempre a Palazzo Mocenigo dal 29 aprile al 30 settembre. Il Museo ospiterà una selezione di abiti di scena e bozzetti protagonisti dello sceneggiato Marco Polo del 1982, epica produzione internazionale con Kenneth Marshall per la regia di Giuliano Montaldo.
In questi giorni sto rileggendo Il Milione, è davvero un libro magico, ne esistono tante versioni, nessuna è uguale a un‘altra perché nasce essenzialmente da una trascrizione orale. Come è noto la grande avventura di Marco Polo viene trascritta da Rustichello da Pisa durante la prigionia nel carcere di Genova. Dopo il ritorno in patria Marco Polo si trova infatti in una delle navi catturate dai genovesi durante la battaglia di Curzola. Finire in cella con uno scrittore è un meraviglioso segno del destino o un buon esempio di serendipity. Il caso gli porta fortuna e gloria, ma è lui l’artefice di questo successo, grazie al suo incredibile viaggio racconta una storia che cambierà il mondo, attraverso la Via della Seta alla corte del Gran Khan Kublai.
Fu il geografo e umanista Giovanni Battista Ramusio nel ‘500, a coniare il termine “milione” in riferimento a Marco Polo: “di quei paesi riferiva tutto a milioni e infatti lo cognominarono messer Marco Milioni”.
Un viaggio tra colori e tessuti
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La mostra di Palazzo Mocenigo è una specie di viaggio sulle sue orme, tra colori e tessuti di una civiltà millenaria alla scoperta di Suzhou “città con incantevoli giardini e ponti di pietra, fortunatamente poco incline alla guerra e popolata da filosofi e indovini”. Tra le pagine de Il Milione c’è un prezioso resoconto sugli astrologi a quel tempo molto numerosi e apprezzati dal Gran Khan. Venivano consultati quotidianamente in ogni occasione per predire tempeste, terremoti, malattie, guerre e tanto altro.
Noi viaggiatori del terzo millennio confidiamo nell’anno del Drago verde di legno perché ci attende un flusso positivo di energia creativa. I nati sotto questo segno saranno molto fortunati e con ottime possibilità di successo. Come si diventa Drago? Ecco una piccola lista con gli anni che appartengono alla creatura mitologica (1940, 1952, 1964, 1976, 1988, 2000, 2012, 2024). Tuttavia, Shakespeare ha scritto “Non è nelle stelle che è conservato il nostro destino, ma in noi stessi”
L’ASSE DEL TEMPO: TESSUTI PER L’ABBIGLIAMENTO IN SETA DI SUZHOU
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11 gennaio – 29 febbraio 2024
Museo di Palazzo Mocenigo
Centro Studi di Storia del Tessuto, del Costume e del Profumo
Venezia Santa Croce 1992
Tel +39 041 721798
mocenigo@fmcvenezia.it
La mostra è promossa dal Comune di Venezia, Fondazione Musei Civici di Venezia, Museo della Seta di Suzhou, Ufficio Affari Esteri del Governo Popolare Municipale di Suzhou, Ufficio Municipale di Suzhou per la Cultura, la Radio, la Televisione e il Turismo, Radio e Televisione Media Group di Suzhou, Istituto Confucio presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia.
Dott.ssa Elisabetta grazie per questo articolo che ci fa conoscere il Palazzo Mocenigo, la città di Suzhou con le sue bellezze, l’anno del Drago verde di legno e i tessuti cinesi all’epoca di Marco Polo. La lettura della biografia e del libro di avventure del grande viaggiatore ha qualcosa di straordinario, dobbiamo sempre contestualizzare il tempo in cui è stato scritto, Marco è vissuto nella seconda metà del XIII secolo, eravamo ancora nel basso medioevo, eppure queste civiltà orientali hanno qualcosa di magico, di straordinario, di raffinato. Per fortuna che Marco ha potuto raccontare i suoi viaggi e tramandarli, uno dei pochi viaggiatori di cui abbiamo testimonianza. La mostra, da come si vede nelle foto, è bellissima, ben allestita, si possono ammirare i punti lasciati sulle sete, è anche un esempio per chi volesse imitare il bello e il raffinato. La cornice di Palazzo Mocenigo, cognome di un famoso doge della Repubblica di Venezia, appare una meta obbligata per chi visita Venezia nei giorni più calmi del post Carnevale.