E se si parlasse di demenza partendo dalla bellezza? Può sembrare una domanda sciocca e poco rispettosa di un male che sconvolge l’ammalato e intere famiglie, ma è stata proprio questa la sfida che associazione socioculturale Four ha voluto raccogliere. Ma perché partire dalla bellezza? Perché ci troviamo dinnanzi ad una malattia che, oggi, è ancora inguaribile e degenerativa. E tutto diventa ancora più “buio” se la si affronta avendo davanti agli occhi un cartello che ci ricorda costantemente che “non c’è speranza”. E invece una speranza c’è ed ha un nome ben preciso: RICERCA.
Demenza e ricerca
E la ricerca ha bisogno di due cose: di finanziamenti e di persone che credano e testimonino che la vita deve essere vissuta nel migliore dei modi, anche con una diagnosi di demenza. Proprio partendo da queste considerazioni, l’Associazione Four, presieduta da Barbara Fornasier,ha deciso che Venezia, con la sua bellezza sconvolgente, potesse essere il luogo ideale per “ospitare” il binomio bellezza e demenza; nella sua strada, l’Associazione ha avuto la grande fortuna di incontrare Franco Rado, nella doppia veste di regista e di proprietario, con la sua famiglia, dell’albergo Savoia & Jolanda di Venezia.
Un incontro importante
Questo incontro, dopo un’estate di intenso lavoro, ha trovato il fulcro in una serata di metà ottobre dal titolo “Non ti scordar di me”, presso la sala da pranzo del Savoia &Jolanda. In una sala gremita di gente si è parlato di ricerca, di una malattia comune – intendendo per comune una patologia assai frequente – oltre che di percorsi culinari adatti a supportare una malattia debilitante come la demenza. C’è stato lo spazio, inoltre, alla poesia e a delle letture sceniche sul tema dal titolo “la valigia”, scritte dalla presidente dell’Associazione Barbara Fornasier.
Come affrontare la demenza
Ospite della serata la dottoressa Angela Cirigliano che ha partecipato – nella doppia veste di ricercatrice scientifica e di familiare- raccontando la storia delle sue due cugine, alle quali è stata diagnosticata una forma di demenza quando non avevano ancora 40 anni. Presenti la nutrizionista dottoressa Debora Cantarutti e gli attori Angiola Zucca, Dario Maria Dossena e Felice Froiio. Durante la serata più volte i partecipanti hanno testimoniato le emozioni provate e l’interesse per gli argomenti trattati.
Un film a chiudere la serata e l’adesione di Confapi Venezia
L’iniziativa si è poi conclusa con la visione del corto “La memoria del cuore”, scritto da Barbara Fornasier e con la regia di Franco Rado. Il regista ha definito il corto un diario che racconta un viaggio tra alcuni dei luoghi più belli di Venezia; per l’occasione, la bellezza della città lagunare è stata messa quindi a disposizione di chi, nella propria strada, ha incontrato proprio la demenza. All’iniziativa ha aderito anche Confapi Venezia, nella persona del Presidente Marco Zecchinel e del Vicepresidente Corrado Secchi.