“Un sogno tutto d’oro”. A Cortina d’Ampezzo le medaglie d’oro olimpiche a Tokyo 2021 a due anni dagli allori olimpici: Jacobs, Stano e Tamberi. Con loro i medagliati alle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali di Pechino 2022 Stefania Constantini e Renè De Silvestro e il padrone di casa il cortinese Kristian Ghedina.
Gli ori di Tokyo ospiti del Centro Nazionale Fiamme Oro
Il 1 agosto 2021 Gianmarco Tamberi e Marcell Jacobs vincevano la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo nel salto in alto e nei 100 metri. Tre giorni dopo Massimo Stano trionfava nella 20 km di marcia. A due anni esatti da quei momenti magici per lo sport italiano, il Centro Nazionale Fiamme Oro della Polizia di Stato-Settore Atletica Leggera ha voluto celebrare i suoi grandi campioni olimpici. Quale migliore luogo dove poterlo fare se non Cortina d’Ampezzo, sede delle prossime Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026?
I campioni al centro di un talk show
Al Centro Polifunzionale Alexander Girardi Hall si è svolto un talk show, moderato dal manager trevigiano Andrea Vidotti, in cui sono intervenuti in collegamento streaming le medaglie d’oro di Tokyo 2020 Marcell Jacobs, Massimo Stano e Gianmarco Tamberi sono stati intervistati dal giornalista Rai Franco Bragagna inviato alle Olimpiadi due anni fa. «Credete sempre nei vostri sogni non sono mai troppo grandi per essere inseguiti. Non arrendetevi mai alle difficoltà. Quelle ci saranno sempre, la differenza la fa il modo in cui saprete affrontarle. Ricordatevi sempre per cosa state lottando, che ne vale la pena. Adesso sono pronto per i mondiali: sono in buona forma fisica. Io capitano? Ci spero. La vita dalle Olimpiadi mi è cambiata tantissimo. Non hai mai un momento libero: allenamento, interviste e gare. Non vedi l’ora di stare un attimo in santa pace» – si è rivolto così Gimbo Tamberi ai ragazzi intervenuti in platea.
Marcell Jacobs ha poi concluso: «Ognuno di noi ha un talento. Bisogna sempre guardare al sogno nel cassetto e lottare ogni giorno per raggiungerlo, perché tutto è possibile. Dopo le Olimpiadi ti seguivano dappertutto, mi trovavo i fotografi anche al quando andavo a fare la spesa al supermercato».
Massimo Stano, campione olimpico della 20 km a Tokyo 2020, campione mondiale della 35 km a Oregon 2022 e detentore del record europeo di questa specialità: “Vado ai Mondiali per vincere due ori. Dopo il ritiro in altura a Roccaraso, sono a Ostia. La vita non mi è cambiata più di tanto dopo il successo alle Olimpiadi confronto a Jacobs e Tamberi”.
Con i campioni anche Ghedina
Il talk show ha visto la partecipazione dell’ex campione di sci alpino Kristian Ghedina – di casa a Cortina – e le stelle invernali delle Fiamme Oro Stefania Constantini, 24 anni, medaglia d’oro Curling ai XXIV Giochi olimpici invernali doppio misto, e Renè De Silvestro, 27 anni ex giavellottista ed ex pesista italiano paralimpico, vincitore di due medaglie paralimpiche e di quattro medaglie mondiali (un oro) che tra due settimane diventerà papà: lei giovane campionessa di Cortina che ha conquistato il suo primo oro nel curling alle Olimpiadi di Pechino 2022, lui argento nello slalom gigante e bronzo nello slalom speciale delle Paralimpiadi di Pechino 2022.
Loro fisicamente presenti sul palco del Teatro, pronti a raccontare ai ragazzi presenti in sala i valori dello sport. René De Silvestro ha spiegato ai giovani come trasformare una difficoltà in opportunità, raccontando del suo incidente e della “rinascita” sportiva: «da atleti e da campioni abbiamo la consapevolezza di essere degli esempi per chi si avvicina allo sport, le difficoltà ci sono per tutti e servono proprio a farti crescere e a darti forza».
I medagliati di Tokyo come esempio
«Quelli lanciati dai nostri campioni sono stati messaggi importanti – ha sottolineato Sergio Baldo direttore tecnico delle Fiamme Oro di atletica leggera –. Sono certo che i ragazzi saranno stati stimolati a credere in quello che fanno, a inseguire un sogno, anche quando le cose non vanno sempre bene». L’evento è stato voluto fortemente a Cortina, proprio perché nel 2026 qui saranno ospitate le prossime olimpiadi invernali: «un segnale che abbiamo voluto dare, portando i nostri medagliati di Tokyo e Pechino affinché sia di buon auspicio in vista del grande appuntamento che aspetta gli sportivi olimpici» ha concluso Baldo.
La Portabandiera
Portabandiera della Città, oltre che Oro olimpico, sarà proprio Stefania Constantini che non vede l’ora di scendere sul ghiaccio di casa per i XXV Giochi Olimpici Invernali. «Vincere a Tokyo è stata un’emozione infinita. E’ stato un viaggio infernale, ma quando sono arrivata a Cortina improvvisamente mi è spartita la stanchezza. Adesso mi fa piacere quando mi riconoscono per strada. Ora c’è emozione per Milano-Cortina 2026, c’è un grande obiettivo da conquistare dando il meglio. Ai giovani dico che lo sport è vita, lo sport è fondamentale perché insegna valori importanti».
Chiamata sul palco, Valentina Ometto ha poi presentato la “Fondazione Piccolo Principe” che si occupa di acquistare defibrillatori per luoghi frequentati da sportivi. Ne hanno già messi otto sulla Restera di Treviso: uno ha già salvato la vita a un sessantenne che stava facendo jogging.
Con i medagliati di Tokyo anche medici e psicologi
In chiusura sono intervenuti il dottor Patrizio Sarto, medico dello sport, direttore della Medicina dello sport dell’Usl 2 con sede alla Madonnina di Treviso. “Questa esperienza nell’atletica è fondamentale, ma dalle sconfitte bisogna vedere quello che ci si porta appresso. Lo sport è una scuola di vita”. Ha partecipato anche la psicologa dello sport ufficiale Fiamme Oro Atletica Silvia Rizzi, professionisti che hanno trattato rispettivamente il tema del recupero degli atleti post-infortunio e l’importanza dell’allenamento mentale.
Un Sogno tutto d’Oro è il primo evento del progetto “Scintille Oro – Accendiamo il futuro” che ha come obiettivo quello di parlare ai ragazzi dell’importanza della pratica sportiva. Al Centro sportivo Antonella De Rigo in località Fiames di Cortina d’Ampezzo si è svolto il “Clinic Fiamme Oro” per far provare le varie discipline dell’atletica leggera ai giovani atleti.