Mattia Astolfi è il titolare del ristorante La Piccola Bottiglieria che si trova a Concadirame, piccola frazione di 1800 abitanti inglobata a Rovigo nel 1927, prima era un comune autonomo. Molti vengono a conoscenza del paesetto dal simpatico nome perché frequentano il ristorante avviato proprio da Mattia 8 anni fa. A Concadirame, a 5 minuti dal centro rodigino, si va alla Piccola Bottiglieria, di fianco alla chiesa parrocchiale della Beata Vergine Maria del Rosario, accanto al piccolo ufficio postale. Qui sembra tutto “piccolo”, ma la bellezza di questo territorio sta proprio nella semplicità e nel vedere cose poco conosciute come il piccolo parco faunistico Boji, ma anche la grande Villa Grimani Contarini passando poi per la pista ciclabile nel verde della campagna polesana.
Chi è Mattia


Mattia Astolfi lo conoscono tutti in paese e coloro che frequentano il ristorante. E’ il patron e il direttore di sala che accoglie i suoi clienti. 48 anni, segno del leone, una passione innata per la cucina, è specializzato nel pesce, oltre che avere una ottima varietà di vini. “Ho la carta dei vini digitale – sottolinea Mattia sorridendo– come quella di qualche chef stellato, con oltre 250 etichette dal nostro territorio e dal mondo: Sud Africa, Nuova Zelanda, Francia. Va bevuto sempre un bicchiere di vino, ma quello buono!. Pesce e vino buono, per quello i miei clienti arrivano anche da fuori regione come Bologna, Imola, Faenza… e anche dalle località marinare…”
Mattia, com’è nata questa sua passione ?


Premetto che non vengo da una famiglia di ristoratori, non ho frequentato scuole alberghiere, ho studiato tutt’altro frequentando un istituto tecnico e svolgendo un lavoro di telefonia alternandolo al lavoro di reception e sala presso alberghi. Ho avuto un precedente lavoro in società in un ristorante-pizzeria. Ma il mio sogno nel cassetto era quello di aprire un ristorante, essere l’unico titolare, specializzarlo nel pesce con del buon vino. Così ho fatto alla soglia dei miei 40 anni: mi sono messo in gioco.
Un ristorante di pesce in una frazione lontana dal mare, a Rovigo…


Inizialmente avevo proposto i classici menu: tagliere di affettati, carni, altro. Poi mi sono voluto differenziare puntando sul pesce con uno sguardo alla qualità e alla realizzazione di piatti ottimi rispettando la tradizione e la semplicità ma con innovazione di idee in cucina. Per quello mi avvalgo del valido aiuto del mio capocuoco Fabio Beccati. Ho voluto poi puntare in un ambiente accogliente e familiare dove la gente deve sentirsi bene. E anche in sala mi avvalgo di bravi collaboratori. Ovviamente ho una particolare attenzione per coloro che hanno intolleranze, abbondo poi nelle verdure (siamo vicini a Lusia famosa per l’insalata di Lusia IGP) ma la carne non manca.
Mattia, come mai ha aperto nel piccolo paese di Concadirame?


Sono nato a Rovigo e da ragazzo passavo spesso in bicicletta verso questi posti. Avevo notato questo vecchio locale che era all’inizio l’osteria del paese, attaccata alla chiesa, dove si mangiava cicchetti, carni, selvaggina. Si chiamava poi “Trattoria da Argeo”. Per qualche anno è rimasta chiusa, poi sono entrato io: il 13 febbraio 2015 ho ufficialmente aperto La Piccola Bottiglieria.
Il capo cuoco della Piccola Bottiglieria è Fabio Beccati…


Io sono nato a Taglio di Po nel 1984. Ho sempre avuto la passione della cucina sin da piccolo, poi ho frequentato l’alberghiero di Adria Giuseppe Cipriani. Ma questo è un lavoro che impari sul campo. Ho avuto diverse esperienze e da oltre un anno dirigo la cucina della Piccola Bottiglieria. I piatti richiesti? Il polipo cotto alla piastra, la “carbonara di mare”, i tagliolini al nero di seppia con ricci di mare e bottarga, le ostriche rosa del Delta, la tartare di gamberi di Mazzara del Vallo e tanto altro.
Per i lettori di www.wnordest.it Mattia, insieme al suo chef Fabio Beccati, propone la ricetta della crema di patate, tartufo e mazzancolle scottate. Da provare anche nel suo locale.
Crema di patate, tartufo e mazzancolle scottate
Ingredienti (per 4 persone)
12 mazzancolle, 500g di patate pelate e tagliate a tocchetti, 100g di burro, tartufo fresco o in alternativa olio al tartufo qb, sale e pepe, olio evo, a piacere qualche crostino.


Preparazione
Mettiamo a bollire le patate coperte di acqua in una pentola e portiamo a cottura. Aggiungiamo poi il tartufo o l’olio al tartufo e con l’aiuto di un frullatore a immersione riduciamo in crema le patate. Aggiustiamo di sale e pepe.
Inseriamo alla fine il burro e, sempre con l’aiuto del frullatore, facciamo raggiungere una consistenza cremosa liscia e vellutata. Manteniamo al caldo il tutto.
Puliamo le mazzancolle, eliminiamo l’intestino e teniamo solo le code dei gamberoni. Facciamo scottare in una padella già calda con un filo d’olio, saliamo e facciamo rosolare per qualche minuto da ambo i lati.
In un piatto fondo inseriamo la crema di patate ben calda e adagiamo le mazzancolle disponendole a piacere. Grattuggiamo sopra il tartufo fresco (o aggiungiamo un po’ di olio al tartufo) e finiamo con un giro di olio extra vergine di oliva. Aggiungiamo, a piacere, qualche crostino.
Il vino in abbinamento


Sul vino in abbinamento consigliamo un Sauvignon Friuli Colli Orientali della cantina Vie d’Alt di Prepotto in provincia di Udine. Il vignaiolo Cristian ha una passione innata per i suoi vini e il suo territorio. Questo vino consigliato esprime un profumo intenso, ideale con un piatto di crostacei ma anche a base di verdura, ed esprime al meglio il DOC Friuli Colli Orientali.