E gli alberi forse, richiamo dei temporali / son quelli che un vento inclina sopra i naufragi / sperduti, né antenne, né verdi isolotti/ Ma ascolta, o mio cuore, il canto dei marinai! Stéphane Mallarmé, Brezza Marina. È un preludio di primavera la sua nascita, 18 marzo 1842 a Parigi. Poeta, scrittore e drammaturgo dal fascino universale, alle prese anche lui con problemi contingenti, gli editori più volte rifiutarono di pubblicargli “Il pomeriggio di un fauno”, ma aveva un sacco di amici. Facciamo solo i cognomi: Manet, Rimbaud, Zola, Verlaine, Valéry, Wilde, Debussy, una vera festa per l’anima!
Sulla Brezza Marina entriamo in libreria
È il momento di entrare nella nostra libreria preferita che ogni settimana prepara la classifica dei libri più venduti e amati dal pubblico, la Libreria Lovat, due splendide sedi sempre aperte agli incontri con gli autori e con le ultime novità editoriali, a Villorba (Treviso) e Trieste.
Andiamo subito a curiosare nella classifica che Lovat ci ha preparato, ecco i magnifici dieci:
- Rovelli – Buchi Bianchi – Adelphi
- Cognetti – Le otto montagne – Einaudi
- Gotto – Profondo come il mare, leggero come il cielo – Mondadori
- McEwan – Lezioni – Einaudi
- Cole – Dammi mille baci – Always
- Travaglio – Scemi di guerra – Paperfirst
- Cassar Scalia – Il re del gelato – Einaudi
- Ammaniti – La vita intima – Einaudi
- Postorino – Mi limitavo ad amare te – Feltrinelli
- Abelow – Come l’occidente ha provocato la guerra in Ucraina – Fazi.
Buchi bianchi, mare profondo, montagne da scoprire, come è armonioso il podio
Tre autori stanno raccogliendo grandi consensi di pubblico e critica: Carlo Rovelli, Paolo Cognetti, Gianluca Gotto. Onoriamo il primo posto che abbiamo recensito anche la scorsa settimana: “Buchi bianchi – Dentro l’orizzonte” (Adelphi). Alla ricerca del vero significato di tempo e spazio. Il protagonista di questa affascinante ricerca è il fisico veronese Carlo Rovelli che ha lavorato nelle più importanti università di Roma, Pittsburgh, Marsiglia, celebre per aver introdotto la Teoria della gravitazione quantistica a loop, considerata la più accreditata in ambito fisico. Il suo saggio attrae il lettore perché pone domande universali sulla differenza tra passato e futuro.
Così Rovelli spiega la sua indagine: “Non lo so se l’idea che i buchi neri finiscano la loro lunga vita trasformandosi in buchi bianchi sia giusta. È il fenomeno che ho studiato in questi ultimi anni. Esplorare questa idea è un’avventura ancora in corso. Ve la racconto come in un bollettino dal fronte. Cosa sono esattamente i buchi neri che pullulano nell’universo. Cosa sono i buchi bianchi, i loro elusivi fratelli minori. E le domande che mi inseguono da sempre: come facciamo a capire quello che non abbiamo mai visto? Perché vogliamo sempre andare a vedere un po’ più in là?”
Entra in classifica un vero maestro del racconto, lo scrittore e sceneggiatore britannico Ian McEwan
“Lezioni” (Einaudi). I suoi romanzi hanno avuto spesso celebri adattamenti cinematografici come “Espiazione – Atonement” film d’apertura della 64a Mostra del Cinema di Venezia, con Keira Knightley e James McAvoy. Il nuovo romanzo dal titolo asciutto e all’apparenza privo di emozioni nasconde il mondo perturbato dei sentimenti che l’autore sa raccontare molto bene. Il protagonista da bambino subisce le attenzioni morbose della maestra di pianoforte, atteggiamento che lo terrorizza e attrae. Sarà poi vittima di una donna geniale ed egoista che lo abbandona con un figlio neonato. Tra inquietudini e fallimenti la storia scorre come una lezione infinita sospesa tra le vicende personali e quelle drammatiche del mondo intero.
Arriva Travaglio
C’è un giornalista che quando entra in scena fa sempre rumore, ecco la novità nel medagliere firmata Marco Travaglio: “Scemi di guerra” (Paperfirst). La tragedia dell’Ucraina, la farsa dell’Italia. Un paese pacifista preso in ostaggio dai nopax.
Con il suo stile ironico e sarcastico, Marco Travaglio realizza un diario di questi eventi drammatici mettendoli a confronto con la politica e il giornalismo nostrani che, a suo parere, danno il peggio di sé. Leggiamo qualche frammento: “Putiniani smemorati che impartiscono lezioni di anti putinismo, che tifano per la terza guerra mondiale (possibilmente atomica), tentano di tappare la bocca a chi non la pensa come loro…Tengono in ostaggio un Paese in gran parte pacifista e lo costringono a vergognarsi di credere nei grandi valori della pace. Se in Russia è vietato parlare di guerra e in Ucraina è vietato negoziare con la Russia, in Italia è proibito parlare di pace”.
Restiamo in tema, entra in classifica il saggio di Benjamin Abelow: “Come l’Occidente ha provocato la guerra in Ucraina” (Fazi)
Lo storico americano si pone alcune domande su queste dinamiche. Senza giustificare l’aggressione di Mosca, dà voce ad autorevoli analisti, politici, militari e funzionari governativi degli Stati Uniti per mostrare come sia stato l’Occidente ad innescare il conflitto ucraino, mettendo i propri cittadini e il mondo intero di fronte ad un rischio di guerra nucleare. Secondo Benjamin Abelow gli Stati Uniti e la Nato sono i primi responsabili di questa crisi, attraverso una storia trentennale di decisioni politiche sbagliate e provocazioni iniziate durante la dissoluzione dell’Unione Sovietica.
L’omaggio alla poesia
Salutiamoci celebrando insieme il 21 marzo, Giornata Mondiale della Poesia istituita dall’Unesco nel 1999. La poesia è in grado di oltrepassare i confini, le lingue e le differenze tra i popoli con il suo ideale di bellezza universale.
Aggiungiamo anche un’informazione di servizio: quest’anno l’equinozio di primavera arriva il 20 marzo alle 22,24. Non ci faremo trovare impreparati.
Buona lettura!
Dott.ssa Elisabetta, ringrazio Lei e la Libreria Lovat per questa interessantissima rubrica, che se viene letta con regolarità ha anche il pregio di farci conoscere la letteratura fruita nel corso dell’anno e i libri più interessanti in distribuzione. Mi compiaccio anche questa settimana con lo scienziato e scrittore Carlo Rovelli per il suo testo sui Buchi bianchi, avere un testo di fisica astronomica, sia pure scritto per la divulgazione, al primo posto attesta l’interesse delle persone per questi argomenti che non hanno ancora conoscenze chiare. La novità di Marco Travaglio con Scemi di guerra è certamente la novità curiosa. Non sempre condivido quello che scrive il giornalista, però quanto mi piace come lo dice, ammiro la sua acutezza nelle analisi dei vari fatti, le sue osservazioni. Travaglio e Sgarbi sono le menti più libere e intelligenti che ci fanno riflettere sulle vicende guidate dai media. Probabilmente il testo di Benjamin Abelow seguirà lo stesso punto di vista. Però il libro che più mi ha interessato nella breve analisi è stato quello dello scrittore inglese Ian McEwan con Lezioni, ma non posso scrivere perchè appartiene alla mia complessa intimità.