Visti in tv, i mondiali sono belli, anche senza l’Italia. Poi, per carità, sui social si discute su tutto. Spesso, verso l’una di notte, sfoglio Repubblica e ogni giorno c’è la rubrica di Antonio Dipollina, fuoriclasse della critica televisiva, raccoglitore della frasi più singolari o della situazioni più particolari della tv italiana, adesso Rai, con i mondiali.
In tv: le telecronache
Intanto le telecronache:le trovo di buon livello, come sempre. Le coppie sono Alberto Rimedio con Antonio di Gennaro, come con la Nazionale; Dario di Gennaro (voce anche della pallanuoto) con Andrea Stramaccioni, il più entusiasta dei commentatori, in particolare per il colpo dell’Arabia Saudita; Stefano Bizzotto esperto di Germania con Daniele Adani, il commentatore tecnico che piace tanto ai giovani.
Piacciono anche le pause, dei telecronisti, rispetto all’orgia consueta di parole, di moda su Sky e su Dazn.
Questi sono 3 video di una serie di 8 con cui abbiamo raccontato la storia di Stefano Bizzotto, il giornalista della redazione calcio (e tuffi) più preparato in Rai.
Qui, invece, una nostra domanda a Daniele Adani, sull’esclusione dalle convocazioni di Giappone e Corea del Sud 2002
E’ stato solo riserva a casa, con Trapattoni, che comunque lo valorizzò alla Fiorentina
In tv una bella coppia
Un’altra coppia di buon livello è Luca de Capitani con Sebino Nela, commentatore tecnico compassato, ironico, che ha battuto un tumore, pochi anni fa. De Capitani è anche la voce dell’under 21
In studio si alternano Marco Lollobrigida, la bellissima Simona Rolandi, e Alessandro Antinelli, che interviene spesso anche la sera.
Le voci di Rairadio1. Giuseppe Bisantis, catanzarese,
e di nuovo Sabino Nela
Cristiano Piccinelli e Katia Serra, Francesco Repice e Fulvio Collovati,Daniele Fortuna e Beppe Dossena, Manuel Codignonie Massimo Orlando, Diego Carmignani; Giovanni Scaramuzzino, Sebastiano Franco e Massimo Barchiesi.
Sono, di fatto, le voci di Tutto il calcio minuto per minuto, compreso Franco, in onda in genere dal nordest.
Tornando in tv, fa discutere il Circolo dei Mondiali
Sara Simeoni si presenta in genere con un vestito eccentrico, con le bandiere delle 32 partecipanti, frou frou, li definisce Antonio Dipollina di Repubblica. Dice anche cose sensate: “Ricordiamo Nico Fidenco, scomparso due giorni fa”.
Con la Bobo tv il clima è più ilare del solito, lo show travalica il calcio. Ci sono le storie di Gianfelice Facchetti, come a La Domenica sportiva di pochi anni fa, piccole pieces da teatro portate in tv, e poi ci sono approfondimenti belli, come il viaggio a San Severino Marche, di cui è originaria la famiglia di Messi, e in cui in tanti hanno quel cognome.
Soprattutto gag in studio, fra Yuri Chechi, Sara Simeoni e l’ospite che ruota. Bobo Vieri, poi Enrico Mentana, direttore de la7,il ct del volley Fefè de Giorgi, campione del mondo con l’Italia.
Di Stefano difende la scelta in tv
Il tutto è voluto dalla direttrice Alessandra de Stefano che nell’editoriale iniziale difende la scelta di diffondere il mondiale, costato alla Rai quasi 200 milioni di euro. La conduttrice è stata afona, nelle prime tre serate, e già ha un timbro di voce basso, giovedì andava un po’ meglio. Ha voluto replicare il format delle olimpiadi, con il “Circolo degli anelli”.
Sara Simeoni azzarda buoni paragoni, su Ronaldo: “Mi ricorda Bolle, il ballerino”. E poi lo stacco, i centimetri. Ah, Pozzecco azzarda una delle sue battute: “C’è gente che viene pagata per i centimetri”. Di Stefano lo stoppa temendo gli equivoci.
C’è l’orchestra, piace, ci sono le prove fisiche, i tiri, gli stacchi, è persino troppo veloce, come trasmissione. Begli ospiti, come Federico Bernardeschi, poi la trasmissione prosegue su Raiplay, per lasciare spazio a Bruno Vespa, e allora gli ascolti inevitabilmente scendono.
Si coniuga società e socialità, costume e politica, temi alti e letteratura, cazzeggio e social
La Bobo tv, dicevamo. Mah, il leader è sempre Daniele Adani, il più esperto di calcio, Antonio Cassano fa le sue sparate, comunque inferiori rispetto alla Bobotv classica, Vieri aggiunge qualcosa, Nicola Ventola è il meno personaggio. In 5’ l’idea è discreta, anche se non piace a certa stampa, Rivistacontrasti.it, per esempio, dice che è la negazione della Rai, che da sempre è maestra di giornalismo. Mah, a me non piace tanto il genere, a Cassano preferisco Claudio Foscarini, l’ex allenatore del Cittadella, per fare un esempio, l’opposto, cioè una persona seria.
Bella l’idea di usare le candele in tv, a fine serata, per dare un segnale, sul risparmio
Sempre al Circolo dei mondiali, magari su Raiplay.it, si apprezzano anche le interviste, di Stefano Rizzato, i servizi di Alessandra D’Angiò, qualcosa anche di Donatella Scarnati, la calabrese di 67 anni che sta per andare in pensione, da 36 anni al seguito della Nazionale, da tempo capospedizione.