Vale la pena ritornare sull’appena concluso festival della Gazzetta dello Sport, a Trento. Cinquantamila spettatori, complessivamente, nei 4 giorni di eventi, ovvero presenze ai 130 momenti che abbracciano un po’ tutti gli sport. Trecento gli ospiti, all’insegna del leit motiv “Momenti di Gloria”, fra i teatri e le sale trentine. In quei giorni già 16 milioni di visualizzazioni sui siti gazzetta.it e ilfestivaldellosport.it. tutti pieni di campioni
Cairo

“Lo sport è un esempio di come ci si deve comportare nella vita – dice il presidente di Rcs group, Urbano Cairo -, di come si deve agire nelle situazioni difficili, di come siano importanti la disciplina, l’impegno e la perseveranza. A Trento sembrava di essere nel villaggio olimpico”.
Il calcio ha portato sul palco Maldini, Zanetti, Batistuta, Ranieri, Sacchi e Capello

Abbiamo assistito al racconto di Jurgen Klinsmann, in particolare: “Ho visto la Juve di Allegri, gioca male. L’Inter può vincere lo scudetto. Il calcio italiano non è così lontano dalla Champions”.
In coda, le nostre domande
In Usa giocava fra gli amatori con un nome falso. Qui racconta di gag con Trapattoni.
“Non c’è mondiale, senza Italia, la mia favorita è la Spagna”
Il passaggio chiave di Clarence Seedorf, sul fatto che dopo il Milan non ha più avuto offerte, nel nostro calcio

“In Italia il sistema è più razzista delle persone, non c’è un vero e proprio razzismo, andrebbe cambiata la cultura, dalla scuola. Ci sono poche spiegazioni per le quali gli allenatori che hanno allenato il Milan dopo di me hanno subito trovato una squadra, anche in Italia, mentre io non ho ricevuto alcuna proposta. Qualcuno mi ha detto: “Ti farei una proposta irriguardosa”. E allora io direi fammela”.
In effetti, come media punti, al posto di Allegri, era andato molto bene, tantopiù che non aveva mai allenato.
Gullit è stato sul palco assieme a Sacchi, e pensare che i due al Milan non andavano propriamente d’accordo, al di là di quanto hanno vinto.
Ruud: “Ancelotti è unico, anche con il figlio allenatore, vince con il Real Madrid. Maldini mi ha sorpreso, è un grande dirigente”.

Alberto Cerruti ha incontrato cinque campioni del mondo del 1982, Bergomi e Collovati, Causio e Bruno Conti. Il più ciarliero era Spillo Altobelli. Hanno rievocato Enzo Bearzot, in parterre c’era anche la figlia
Per l’atletica, i miti Bob Beamon e Sara Simeoni, ma anche i campioni olimpici Desalu e Stano, il campione d’Europa Crippa, l’ormai ex Andrea Howe e Stefano Tilli, uno dei velocisti di punta degli anni ’80 e ’90.
Marcell Jacobs: “Agli Europei di Roma 2024 farò 100 e 200. Il record non è un’ossessione”

L’allenatore Paolo Camossi: “E’ una forzatura dire che ci alleniamo per battere Bolt”. “Io però ci penso, al record – dice Marcell -. Sono molto esplosivo, con buoni piedi, ottima velocità fin da subito e cerco di tenerla”.
Jacobs: “Gli infortuni sono dipesi dal virus preso in Kenya, ero stato 3 giorni in ospedale, resta nei muscoli per 6 mesi. Mi presenterò agli Europei indoor a Istanbul da campione, mentre ai mondiali di Budapest cercherò la medaglia che mi manca. Mi sento giovanissimo, sino ai 20 anni mi sono divertito, non ho spremuto tanto il mio corpo, posso reggere altri 10 anni”.
Anche le nostre domande.
La nostra intervista a Filippo Tortu, con quel suo tono di voce e garbo unici
“Papà mi allena non perchè è papà. E’ giusto che un bicampione olimpico come Jacobs adesso abbia i riflettori al posto mio”.
Qui è con Sky
Il tennis ci ha regalato una serata esilarante con tre dei quattro eroi della Davis ‘76 – Panatta, Bertolucci e Barazzutti – e un’ora di gustoso revival con Yannick Noah.
Qui la nostra intervista, a parlare anche del figlio Noah, ex Nba, nel basket.
Gli amanti del basket hanno potuto lustrarsi gli occhi con le leggende Morse, Jura, Djordjevic, Riva, Peterson e con la coppia da panchina Messina-Pozzecco.
Qui il nostro incontro con Chuck Jura, che giocò anche a Venezia
