In queste settimane si sono prese decisioni importanti per il futuro del Mestre, che sta costruendo le basi per un campionato che rischia di rivelarsi molto duro. Uno dei puntelli su cui Serena può fare affidamento è certamente Ivan Galante che per gli arancioneri è molto più di un semplice vice allenatore. Si potrebbe parlare addirittura una bandiera per la squadra. Oltre un punto di riferimento sia per i giocatore che per lo stesso mister Zecchin. Galante, che ha fatto parte della squadra prima da giocatore e poi da allenatore degli Juniores, adesso è stabile in panchina come braccio destro al fianco di Zecchin. Noi di enordest.it l’abbiamo intervistato in esclusiva.
Ivan Galante qual è la responsabilità di un vice allenatore?
“Sono tante perché devi ricambiare le richieste del mister ricambiare la fiducia e ovviamente tenere i rapporti con giocatori guadagnandone la fiducia. E non è facile. Certo può venire più naturale con i ragazzi che sono qui da tempo ma resto comunque il vice allenatore e mi devo guadagare con il sudore anche la fiducia dei nuovi arrivati. Devono giustamente rispettare il mio ruolo ma io devo dimostrare loro che sono il primo a non mollare mai. Solo così si guadagna la stima di un’intera squadra”
Ivan Galante da tanti anni siede sulla panchina del Mestre da vice. Non ha mai ricevuto offerte per avere una panchina tutta sua?
“Si ne ho ricevute ma ho sempre risposto che lavorare con Zecchin mi trovo bene e lavorare con lui è una priorità. Nomi non faccio. Ma il Mestre è la mia a serie A e con cortesia ho rifiutato”
Ivan Galante cosa si aspetta dal prossimo campionato? La squadra si è mossa bene sul mercato
“Saranno i primi giorni che ci diranno se gli acquisti sono mirati. Quindi lo vedremo presto. Dobbiamo comunque essere sempre molto attenti e migliorarci costantemente. Sarà un girone molto duro con rose ottime e altre squadre che hanno cambiato molto e ora sono più ambiziose. Qualche nome? La Clodiense che vorrà tentare di nuovo la salita persa negli ultimi secondi ma non si possono sottovalutare le ambizioni della Luparense che ripartirà da Zironelli in panchina. Uomo che conosco bene e che sa gestire molto bene la squadra. Attenzione però anche all’Adriese e Cjarlins Muzane, che potrebbero “indovinare” la stagione e sballare molti progetti delle concorrenti”.
Lei esattamente di cosa si occupa durante gli allenamenti?
“Principalmente mi occupo degli esercizi tecnici in base agli obiettivi tattici di Zecchin oltre alle agli schemi sulle palle inattive. Poi do il mio contributo dalla panchina. A volte un’incitazione o un suggerimento su un movimento da fare che partono dalla panchina possono rivelarsi fondamentali”
Certo che per Ivan Galante non c’è un giorno libero. Il Mestre da una parte e la direzione della piscina alla Grotta dall’altra. E in buona compagnia
“Si fa gruppo in qualsiasi modo anche fuori dal campo soprattutto con giocatori che conosco da anni. E’ un modo per socializzare, restare uniti e conoscersi meglio anche fuori dal campo da calcio. E’ un sistema che poi aiuta anche in partita dove la collaborazione e l’unione del team, come nel lavoro, sono alla base dei risultati”
Che rapporto ha con Zecchin?
“Bellissimo. Persona trasparente e onesta. Ci fidiamo l’uno dell’altro e c’è intesa. E’ normale dopo tanti anni di lavoro insieme. Riesco a capire cosa vuole da uno sguardo. Il feeling è importante quando si ricopre un ruolo come il mio”
Come vedono Ivan Galante i giocatori?
“Tanti mi chiamano Ivan come se fossi uno di loro ma col rispetto dovuto a un mister. Nella prossima stagione vogliamo dare continuità al finale del campionato scorso, puntando a migliorare sempre come richiesto dal presidente Serena in primis”
Un suo sogno nel cassetto
“Contribuire a fare tornare il Mestre tra i pro. Con questi ragazzi, con Zecchin e tutto lo staff che è stato riconfermato anche per la prossima stagione”
Ph: Marco De Toni