“Quando la rosa è morta, i petali di rosa sono raccolti sul letto dell’amata; quando te ne sarai andata, con il pensiero di te anche l’Amore si addormenterà”. Shelley. Apriamo la pagina dei libri con uno dei più celebri poeti britannici Percy Bysshe Shelley, astro di una generazione di romantici che influenzerà la letteratura di tutti i tempi assieme a Keats e Byron, suoi grandi amici. Non è un compleanno questa volta, ma un naufragio. Shelley da tempo si era trasferito in Italia nel Comune di Lerici. L’8 luglio 1822, una tempesta terrificante, simile ad uragano, colpisce la goletta del poeta che era in navigazione tra Pisa e Livorno. Il suo corpo viene trovato alcuni giorni dopo il naufragio, su una spiaggia vicino Viareggio. Aveva appena trent’anni. Una vita da romanzo e una storia d’amore altrettanto leggendaria con Mary Shelley, nota per quello che viene considerato il primo romanzo gotico di fantascienza: Frankenstein o il moderno Prometeo. Occasione per rileggere entrambi.
Andiamo in libreria

Ora entriamo in libreria per conoscere l’orientamento del pubblico in questa prima settimana di luglio. Come sempre consultiamo la classifica elaborata dalla Libreria Lovat, cuore letterario del nordest con le belle sedi aperte al pubblico e agli incontri con gli autori che si trovano a Villorba (Treviso) e Trieste.
- Ebhardt – Leonardo Del Vecchio – Sperling & Kupfer
- Tuti – Come vento cucito alla terra – Longanesi
- Dicker – Il caso Alaska Sanders – La Nave di Teseo
- Doom – Fabbricante di lacrime – Salani
- Kawaguchi – Finché il caffè è caldo – Garzanti
- Recami – I killer non vanno in pensione – Sellerio
- Dusse – Inspira, Espira, uccidi – Giunti
- Righetto – La stanza delle mele – Feltrinelli
- Yagisawa – i miei giorni alla libreria Morisaki – Feltrinelli
- Orsini – Ucraina – Paperfirst
Sempre in testa Del Vecchio

Il podio parla ancora Veneto. In vetta alla classifica: “Leonardo Del Vecchio” (Sperling & Kupfer), di Tommaso Ebhardt, esclusiva e non ufficiale biografia del fondatore di Luxottica realizzata con sapienza dallo scrittore nato a Treviso e responsabile della redazione di Bloomberg News di Milano.
La scomparsa

Narrazione che assume un valore particolare dopo la recente comparsa a 87 anni di un personaggio che è rimasto nel cuore di chi lo ha conosciuto o ha lavorato per lui. Leonardo Del Vecchio, una vita che sembra un romanzo e un grande modello di imprenditore. Lo racconta molto bene l’autore di questa biografia frutto di quasi tre anni di indagini e approfondite ricerche. Chi è il numero uno dell’industria italiana? E come ha fatto a costruire una fortuna da trenta miliardi di dollari?
Un autore riservato

Tommaso Ebhardt lo svela con uno stile personalissimo, sottolineandone l’estrema riservatezza. Come ha fatto un bimbo nato in miseria nelle “case minime” della periferia di Milano e cresciuto nelle austere camerate di un orfanotrofio a creare l’impero Luxottica partendo da una fabbrica nelle Dolomiti bellunesi? Una risposta la possiamo trovare anche guardando la bella copertina del libro dove l’immagine di Leonardo Del Vecchio campeggia con intelligenza e arguzia.
I Ray-Ban

L’autore colpisce nel segno partendo dai mitici Ray-Ban che il Presidente americano Joe Biden indossa il giorno dell’insediamento: “Chissà se Biden sa che quegli occhiali hanno un cuore italiano, Ray-Ban è, infatti, uno degli eyewear brands del gruppo EssilorLuxottica, il gigante mondiale dell’occhialeria controllato da un ragazzo italiano del 1935: Leonardo Del Vecchio. L’uomo più ricco d’Italia – insieme a Ferrero della Nutella – ha accumulato un patrimonio personale di oltre 30 miliardi di dollari partendo dal punto più basso possibile della scala sociale”.
Un uomo, uno stile

Lo stile di Leonardo Del Vecchio colpisce la nostra immaginazione anche quando leggiamo del rapporto di fiducia e amicizia instaurato con i suoi dipendenti come l’episodio delle azioni di Luxottica regalate alle maestranze in occasione del suo compleanno. Il giorno del funerale tutto il mondo, anche in diretta streaming, si è unito per l’ultimo saluto. Come veneziana sollecitata da questa biografia, vorrei inserire un cameo che evidenzia la personalità di Leonardo Del Vecchio. Sette anni fa donò un milione e 700mila euro al Comune di Venezia per il restauro del Ponte dell’Accademia, senza chiedere nulla. Sul ponte c’è solo una piccolissima targa quasi nascosta. Classe e stile sono quasi sempre invisibili all’occhio, anche quando indossi occhiali favolosi.
Nel palmares troviamo due novità assolute che vogliamo leggere insieme a voi

La prima ci accoglie con armonia perché è realizzata da un compositore giapponese esperto di musica orchestrale, musica da camera, e strumenti tradizionali: Satoshi Yagisawa, classe 1975 ora in testa alle classifiche internazionali con il suo romanzo d’esordio: “I miei giorni alla libreria Morisaki” (Feltrinelli). Tutto inizia a Tōkyō nel più grande quartiere di librerie del mondo.
La magia del libro

L’autore ci regala subito una sensazione di piacere e magia che solo i libri possono regalare a qualsiasi età: “Iniziai a leggere un libro dopo l’altro. Quei vecchi libri nascondevano storie per me inimmaginabili. E non mi riferisco solo a ciò che raccontavano. Dentro ognuno trovai tracce del passato: sottolineature, segnalibri, fiori secchi… Erano incontri che superavano le barriere temporali, possibili solo attraverso i vecchi libri. E così cominciai ad affezionarmi alla libreria Morisaki. Nonostante si trovi a pochi passi dalla metropolitana e dai grandi palazzi moderni, questo paradiso del lettore è un luogo fuori dal tempo e pieno di serenità una sensazione che ci trasmette perfettamente la deliziosa copertina.
L’entrata di Orsini

In classifica entra prepotentemente Alessandro Orsini, intellettuale che ha conquistato il centro dell’attenzione per le sue tesi sulla guerra in Ucraina che hanno suscitato non poche polemiche e attacchi. “Ucraina. Critica della politica internazionale” (PaperFIRST)
Chi è Alessandro

Nato a Napoli, classe 1975, Alessandro Orsini è professore di Sociologia del terrorismo e direttore dell’Osservatorio sulla Sicurezza Internazionale della LUISS di Roma. È stato membro della commissione per lo studio della radicalizzazione jihadista istituita dal governo italiano e dal 2011 è Research Affiliate al MIT di Boston. I suoi libri sono stati pubblicati dalla Cornell University di New York e i suoi articoli, tradotti in più lingue, sono apparsi sulle più importanti riviste scientifiche specializzate in studi sul terrorismo.
Un tema attuale

“Ucraina” è incentrato sui quesiti più interessanti del momento. Ricostruisce le tappe cruciali dello scontro tra la Nato e la Russia dal 1999 a oggi. Affronta il nodo della sicurezza internazionale e i problemi italiani. Dedica una parte del saggio alla strategia americana nei confronti della Russia e al ruolo dell’informazione, secondo l’autore, spesso distorta e a favore di politiche di guerra del blocco occidentale.
Chiudiamo con un compleanno, il 4 luglio nasceva a New York il grande commediografo Neil Simon. (1927-2018). Le sue opere sono state rappresentate in tutto il mondo diventando classici senza tempo come A piedi nudi nel parco, La strana coppia, Appartamento al Plaza.
Buona lettura!
Dott.ssa Elisabetta avevamo iniziato a parlare dello straordinario imprenditore Leonardo Del Vecchio qualche settimana prima della sua scomparsa. Il testo di Tommaso Ebhardt ha qualcosa di profetico, un tempismo che solamente le grande testate internazionali riescono ad organizzare con i loro coccodrilli. Bellissima questa citazione veneziana intorno alla donazione di una cifra considerevole per il restauro del Ponte dell’Accademia. Io mi unisco al cordoglio per la scomparsa di un grande imprenditore italiano che ha tenuto alta l’immagine della nostra povera Nazione. Ma il libro che mi interessa di più proposto dalla Libreria Lovat e da Lei i questa settimana, è quello del Prof. Alessandro Orsini. A me non piace l’appiattimento atlantista del Presidente del Consiglio italiano e del Suo ministro degli esteri, seguito passivamente dalla principale stampa italiana. Rischiamo di farci molto male. Mi piace sentire Orsini che spiega un altro punto di vista. Prima o poi ci accorgeremo che gli interessi degli Usa e dell’Inghilterra, non coincidono con quelli dell’Europa, ma poi quale Europa, quali Stati. In questo momento mi piace leggere ascoltare il punto di vista critico di Alessandro Orsini e di Marco Travaglio, capaci di non allinearsi a priori e di percorrere strade intellettuali autonome.
Trovo anch’io molto stimolante il Prof. Orsini. Non capisco perché venga messo nella lista nera dei putiniani. Possibile che non si possa discutere senza essere etichettati?