Il 31 maggio, l’Organizzazione Mondiale della Salute celebra il World No Tobacco Day (WNTD), una giornata di riflessione globale sui rischi associati al fumo. L’Organizzazione Mondiale della Sanità sponsorizza ogni anno la Giornata Mondiale senza Tabacco per richiamare l’attenzione sulla serietà dell’impatto del tabacco sulla salute. Il tabacco è stato dimostrato causare circa 25 malattie potenzialmente mortali, molte delle quali possono essere prevenute, dilazionate o mitigate dallo smettere di fumare. Anche oggi, malattie croniche come le malattie cardiovascolari ed il cancro sono le maggiori cause della mortalità. Sia nei paesi sviluppati che in via di sviluppo.
No Tobacco Day

Diversi studi hanno dimostrato che il 75-80% dei fumatori vuole smettere, mentre un terzo ha almeno tentato più volte seriamente di smettere di fumare. Se soltanto una piccola percentuale degli attuali 1,1 miliardo di fumatori fossero capaci di smettere di fumare, i benefici a lungo termine sulla salute e sull’economia sarebbero immensi.
Ma smettere di fumare non è facile

Sappiamo infatti che la nicotina è un potente additivo, in altre parole è una droga come tante altre. Ad oggi la maggior parte dei fumatori che riescono con successo a smettere lo fanno senza alcun aiuto. Ma è comunque necessario aumentare nettamente le percentuali di coloro che riescono a smettere di fumare. Oggi sappiamo che vi sono dei metodi che sono in grado di fare smettere di fumare. E che sono anche efficaci dal punto di vista costo-beneficio.
Anche la medicina fa la sua parte

Vi sono delle medicine che rimpiazzano la nicotina come le chewing-gum alla nicotina, spray nasali, cerotti ed inalanti. Ed inoltre anche medicine non a base di nicotina, come il bupropione, che possono raddoppiare le probabilità di smettere di fumare. Va ricordato che vi sono dei benefici reali sulla salute nello smettere di fumare ad ogni età. Coloro che per esempio smettono di fumare tra i 30 ed i 40 anni, hanno una spettanza di vita simile a quelle persone che non hanno mai fumato. Pertanto bisogna in questa giornata invitare tutti i fumatori a fare un grande sforzo per una migliore salute. E a gettare il pacchetto di sigarette nel cestino.
No Tobacco Day e la limitazione del danno

Ma anche ridurre il danno causato dalle sigarette tradizionali che bruciano ed emettono almeno 60-70 sostanze cancerogene che vengono inalate ogni volta con la sigaretta, è un metodo che diversi paesi stanno adottando e mantengono la gestualità del fumare. Per esempio dopo la Gran Bretagna, il cui Ministero della Salute fa pubblicità per le sigarette elettroniche e che non bruciano, anche il Ministero della Salute neozelandese ha fatto dichiarazioni a sostegno del concetto di riduzione del danno. Sostenendo che le sigarette che si riscaldano e non bruciano sono molto meno dannose.
No Tobacco Day e le sigarette elettroniche

Nel vapore è stata trovata una serie di sostanze tossiche, compresi alcuni agenti cancerogeni. Ma in generale a livelli molto inferiori a quelli riscontrati nel fumo di sigaretta tradizionale o a livelli che è improbabile causino dei danni. È molto probabile che i fumatori che passano ai prodotti come sigarette elettroniche o comunque che si riscaldano ma che non bruciano, riducano i rischi per la loro salute e per chi li circonda. Essendo il fumo passivo in questa situazione molto meno presente e quindi meno dannoso.
Il sistema IQOS

Il 30 aprile del 2019 la Food and Drug Administration (FDA) americana ha annunciato di aver autorizzato la commercializzazione del “Sistema di riscaldamento per tabacco” IQOS – un dispositivo elettronico della Philip Morris che riscalda bastoncini riempiti di tabacco avvolti in carta per generare un aerosol contenente nicotina. L’FDA ha stabilito che autorizzare questi prodotti per il mercato statunitense è appropriato per la protezione della salute pubblica. Perché, tra diverse considerazioni chiave, IQOS produce meno o livelli più bassi di molte sostanze cancerogene rispetto alle sigarette combustibili. Per esempio in Giappone il 20-30% dei fumatori fuma sigarette che si riscaldano e non bruciano.
La situazione in Italia

Nel nostro paese invece e in molti altri paesi, c’è un contrasto molto marcato per le sigarette di tutte le categorie. Sia quelle che bruciano sia quelle che si riscaldano da parte dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute. Penso che per coloro che non riescono a smettere e che hanno provato tante volte è un buon consiglio quello di valutare se nel passare a sigarette meno dannose vi sia un vantaggio, come sembrerebbe logico, sulla loro salute. E successivamente un incentivo a smettere del tutto di fumare. Comunque sia le sigarette elettroniche che i prodotti a tabacco riscaldato, come le IQOS in cui non avviene la combustione, potrebbero fornire un’alternativa meno nociva per chi proprio non riesce a smettere di fumare.