Al primo sguardo, lo stadio della Juventus a Torino e il Bosco Verticale a Milano sembrerebbero non avere nulla in comune. Ma, in realtà, sono entrambi esempi italiani di architettura sostenibile. L’architettura sostenibile ha l’obiettivo di costruire edifici a basso impatto ambientale. Un nuovo modo di concepire l’edilizia. Che tende a ridurre al minimo il consumo energetico negli edifici, per la scelta dei materiali e le modalità di costruzione.
I fattori base dell’architettura sostenibile

Efficienza energetica – Gli edifici sostenibili sono quelli dotati di impianti energetici ad alta efficienza, che utilizzano fonti rinnovabili. Le tecnologie più usate per garantire un impatto ambientale minimo sono i pannelli solari per la produzione di elettricità. E/o le pompe di calore per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti.
Materiali naturali

La scelta dei materiali da costruzione è fondamentale per poter realizzare un edificio sostenibile, dato che ogni materiale ha un preciso impatto sull’ambiente. Per ciò il legno è uno dei materiali preferiti nell’architettura ecosostenibile ma non è certo l’unico. Oltre al legno, impiegati il sughero – tra i migliori isolanti termici per l’edilizia – la paglia, che ha proprietà fonoassorbenti, e la canapa. Che unita alla calce assicura isolamento termico e acustico e alta resistenza al fuoco. E ancora: il gesso, il bambù, la fibra di juta, la lana di roccia. Poi la fibra di cellulosa, l’argilla espansa e le vernici di origine naturale.
Utilizzo dell’acqua
Realizzare un edificio eco-sostenibile significa anche avere a cuore le risorse idriche da sfruttare con strategie efficienti e, soprattutto, da recuperare. Per esempio, se dotato di un impianto di raccolta dell’acqua piovana, un edificio sostenibile può ridurre al minimo il suo fabbisogno di acqua. Gli edifici residenziali che possiedono questi criteri vengono chiamati case passive. E sono realizzati con materiali completamente naturali, limitando così al massimo (se non eliminandolo del tutto) il consumo di energia.
Primi tre esempi di architettura sostenibile

L’Allianz Stadium è un esempio significativo di architettura sostenibile. Lo stadio è di proprietà della Juventus F.C. ed è stato inaugurato nel 2011 dopo 2 anni di lavori. Risultando essere il primo stadio eco-compatibile al Mondo. È stato realizzato recuperando 40mila metri cubi di calcestruzzo. Che sono stati riutilizzati come base del nuovo edificio, riducendo al minimo l’impiego di nuove materie prime. Ottenendo così un risparmio economico di oltre 2 milioni di euro. La sostenibilità dell’edificio è data dalla presenza di sistemi energetici ad alta efficienza, come teleriscaldamento e pompe di calore per la produzione di acqua refrigerata.

Il Bosco Verticale a Milano è uno degli esempi di architettura sostenibile più famosi in Italia. Si tratta di due edifici residenziali del tipo “a torre”. Rispettivamente di 26 e di 18 piani, del quale ho già parlato in mio precedente articolo. Il Bosco Verticale ha questo nome perché i due palazzi presentano sulle facciate una grande quantità di vegetazione, pari a circa due ettari di bosco. Si tratta di un sistema vegetale che comprende 711 alberi, 5.000 arbusti e 15.000 piante floreali perenni, distribuite sui balconi dei palazzi in modo irregolare. Le piante vengono irrigate grazie a un sistema centralizzato di pompe di calore e di sensori che filtrano l’acqua di falda. La stessa utilizzata anche per gli impianti di condizionamento. Il Bosco Verticale contribuisce alla creazione di uno speciale microclima al centro di Milano. In grado di depurare l’aria, assorbendo particelle di CO2 e polveri sottili.

Chiamato anche “Scheggia di Vetro”, Gioia22 è un grattacielo ecosostenibile costruito a Milano. I suoi vetri sono progettati in modo da schermare il calore e allo stesso tempo consentono di far filtrare la luce all’interno. Dove sono presenti dei sensori che regolano automaticamente la luce elettrica sulla base della luce naturale, così da garantire il massimo risparmio sul consumo. Il sistema di riscaldamento è a pompa di calore; utilizza l’acqua presente nel terreno la quale, portata a una temperatura di 15°, rinfresca anche l’edificio.
Altri due esempi di architettura sostenibile

Il Nido d’Infanzia “La Balena” a Guastalla, in provincia di Reggio Emilia rappresenta un ottimo esempio di struttura ecologica. E può essere definito un vero e proprio asilo del futuro. “La Balena” può ospitare fino a 120 bambini ed è interamente costruito in legno, assicurandogli un’elevata coibentazione termica. È provvisto di un moderno sistema di recupero dell’acqua piovana. Che, in combinazione con una pompa di calore per il riscaldamento e il raffrescamento e un impianto a pannelli solari, lo rende quasi completamente autosufficiente dal punto di vista energetico. Inoltre, la massiccia presenza di vetrate e superfici trasparenti permette alla luce naturale di illuminare le stanze, così da usare il meno possibile l’illuminazione artificiale.

Fiorita Passive House di Cesena rappresenta la prima multiresidenza sostenibile sul territorio nazionale. Le 8 unità immobiliari che compongono il complesso residenziale non emettono emissioni in atmosfera e nessuno degli edifici è allacciato alla rete del gas. Il Fiorita Passive House è stato realizzato principalmente con struttura in legno e ogni appartamento ha un impianto di ventilazione meccanica. Non esistono caldaie, riscaldamento a pavimento o termosifoni. Perché ogni appartamento ha una pompa di calore che permette il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti e la produzione di acqua calda.
I vantaggi dell’architettura sostenibile

Ciò che rende molto attraente la bioedilizia è il benessere che garantisce a chi abita in una casa costruita con i criteri dell’ecosostenibilità. Soluzioni tecnologiche efficienti come la pompa di calore o il fotovoltaico, aumentano il benessere di chi abita la casa, rendendola più efficiente. Un edificio ecosostenibile comporta vantaggi in termini di:
efficienza dei costi – gli edifici sostenibili sono progettati per sfruttare al minimo la produzione di energia. E di utilizzare al massimo le fonti naturali a disposizione, sempre nel rispetto dell’ambiente circostante;
comfort – le case passive sono progettate per garantire la massima vivibilità degli spazi interni, in modo da salvaguardare il benessere di chi vi abita;
salute – vivere in una casa green preserva la salute dell’ambiente e la nostra. L’utilizzo di materiali da costruzione naturali e l’impiego di fonti rinnovabili limitano le emissioni nocive e inquinanti. Ed eliminano la formazione di muffe, dannose per la salute.