L’Ucraina da sempre è risultata come un “serbatoio” molto vitale per il mondo dello sport. Sci di fondo, basket, calcio, tennis, ginnastica, nuoto, pugilato dove i fratelli Vitali e Vladimir Klitsckho per anni hanno dominato la categoria dei pesi massimi. Quest’ultimo dopo la medaglia d’oro conquistata alle olimpiadi di Atlanta nel 1996 nei supermassimi ha dominato da professionista la categoria dei pesi massimi conquistando praticamente quasi tutte le corone in palio (Wba, Wbo, Ibf, Ibo) e detenendo il titolo per circa dodici anni con ventitré incontri disputati validi per il titolo mondiale. A questo grande campione s’ispira in un certo modo il ventisettenne Dmytro Tonishev, nato per l’appunto in Ucraina a Leopoli, città patrimonio dell’Unesco con oltre settecentomila abitanti e nota anche per aver ospitato molte scene del film “Schindler List”.
Dmytro e la sua storia

Tonishev, da diversi anni vive a Mestre e si dedica al pugilato con grande dedizione e passione sotto la cura del maestro Adriano Favaro, mentore della società Union Boxe Mestre. Ha ottenuto la cittadinanza italiana due anni fa e non più tardi di tre mesi fa ha vinto il titolo italiano della categoria dei pesi supermassimi élite battendo in finale il laziale Mirko Carbotti.
I titoli di Dmytro
In precedenza aveva già conquistato il bronzo e l’argento (l’anno scorso fu fermato ingiustamente in semifinale dall’esperto Clemente Russo) ai campionati italiani. Quest’anno la consacrazione per questo gigante alto 1,96 metri per 105 chilogrammi. Un fisico e anche una tecnica che lo portano ad assomigliare al grande Vladimir Klitsckho.
Per Dmytro non solo pugni
La boxe ma anche gli studi sono motivo di grande interesse per Tonishev che a breve dovrebbe laurearsi in fisioterapia a Padova. L’abbiamo sentito mentre viaggiava verso Assisi per recarsi al raduno con la nazionale italiana di pugilato.
Lei sono diversi anni che vive in Italia e oggi a Mestre con la sua famiglia. Lo sport, lo studio, grandi passioni e grandi soddisfazioni, ma come vive questo momento molto difficile dove incombe la guerra tra la Russia e l’Ucraina?

“Lo vivo in maniera molto combattuta, da una parte mi verrebbe la voglia di partire e recarmi in Ucraina per dare il mio appoggio, per combattere vicino alla mia gente, come sta facendo mio cugino Lev Tonishev che ha diciannove anni e si è coraggiosamente arruolato. Poi razionalmente penso che forse sarebbe inutile recarmi in Ucraina ora avendo qui a Mestre mia madre, la mia famiglia e tra l’altro l’attività pugilistica e gli studi universitari. Lo farei subito ma non credo possa servire a qualcosa di veramente utile. Non nascondo però l’ammirazione per tutti gli sportivi che hanno aderito alla difesa del nostro Paese”.
Secondo lei come si potrà risolvere questa terribile situazione?

“Non lo so, però va detto che ci sono troppi interessi economici e frazioni di natura geopolitica e questo si vede a partire dalla NATO che non mi pare stia prendendo una posizione decisa nei confronti della Russia che per mano di una persona ha innescato una guerra dove stanno perdendo la vita centinaia di esseri umani ed in particolare di bambini”.
Dmytro, come definisce una persona come Putin?

“Non trovo un aggettivo per poterlo definire, rischierei di essere censurato. Dico solo che in Russia durante tutti questi anni dove lui ha governato, c’è sempre stato un clima di dittatura, il contrario di quello che è il termine “democrazia”. Speriamo che le forze giuste possano intervenire e porre fine a questa autentica tragedia per il bene del mio paese e non solo”.