Internazionalizzazione, innovazione e digitalizzazione delle imprese: il futuro è già incominciato. In questa direzione Confapi Venezia, l’Associazione delle Piccole e Medie Industrie della Città Metropolitana di Venezia, e l’Università Ca’ Foscari Venezia hanno sottoscritto una convenzione per la competitività delle Piccole e Medie Imprese. Nell’accordo anche progetti di orientamento e occupazione rivolti alle studentesse e agli studenti.
La convenzione Confapi Venezia e Università

La convenzione riguarda le Pari opportunità ed imprenditorialità femminile: Confapi condivide l’impegno di Ca’ Foscari nel sostegno alle politiche di supporto al lavoro ed all’imprenditoria femminile, in particolare all’avvicinamento delle studentesse ai settori “STEM” (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica), per i quali il fabbisogno di personale qualificato nelle PMI è in continua crescita, ma nei quali la presenza femminile è molto ridotta.
I nuovi mercati

Per quanto riguarda Internazionalizzazione e nuovi mercati: le Piccole e Medie Industrie territoriali sono saldamente inserite nel cotesto delle filiere internazionali, soprattutto nei settori della meccanica (in particolare la produzione di macchinari ad utilizzo speciale, più complessi e ad alto valore aggiunto) e del tessile-moda. Negli ultimi sette anni le catene globali del valore hanno subito disequilibri ed interferenze che hanno penalizzato la competitività delle imprese territoriali, in particolare nei rapporti con Cina ed Asia-Pacifico.
Confapi Venezia e il motivo del programma
Per questo motivo Confapi Venezia ha sottoscritto il programma di cooperazione “Venice – Tianjin Technology and Innovation Cooperation Platform (VTTICP)” con il Governo della Municipalità autonoma di Tianjin (una delle quattro maggiori municipalità della Cina e nono porto mondiale), inserito nel contesto della cooperazione sottoscritta dal Governo italiano per la creazione di un Parco delle Piccole e Medie Imprese italiane a Tianjin. La cooperazione con Ca’ Foscari sarà volta al trasferimento di competenze alle PMI ed all’affiancamento in progetti di innovazione, adattamento e trasferimento tecnologico.
La sfida di Confapi Venezia e Ateneo

Incremento professionale delle imprese, degli imprenditori e dei lavoratori. Riguarda il passaggio di competenze e conoscenze alle PMI, sia in termini di formazione e informazione per imprenditori ed addetti, sia in termini di accompagnamento di laureandi e neo laureati verso le imprese. Previsto, inoltre, l’affiancamento delle imprese in progetti di innovazione di prodotto, processo ed organizzazione interna, sulla digitalizzazione e sulla sostenibilità.
La Convenzione rientra nella politica associativa per promuovere lo sviluppo delle piccole e medie imprese e dell’ecosistema nel quale si inseriscono. Tra gli obiettivi immediati la formazione del personale e la capacità di agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Particolarmente sentito in questo periodo di emergenza pandemica. Il Pnrr può e deve essere un’occasione da non perdere e sfruttare a pieno congiuntamente.
Simone Padoan di Confapi Venezia

Il Componente di Giunta di Confapi Venezia, con delega all’Internazionalizzazione, Simone Padoan, quale primo fautore dell’iniziativa, ha dichiarato: “I dati ISTAT dimostrano che, in Italia, il 94,7% delle imprese manifatturiere ha meno di 50 addetti ed occupa il 52% della forza lavoro di settore. Le imprese che hanno tra 10 e 50 addetti investono circa l’1,5% del fatturato annuo in Ricerca e Sviluppo. Mentre le medie imprese con più di 50 addetti investono appena lo 0,62%. Le imprese territoriali rispecchiano perfettamente la statistica nazionale e le difficoltà che le nostre aziende stanno subendo, nel mantenere i livelli di competitività, ci hanno spinto a ricercare il partenariato dell’Università. In modo da aggregare le aziende per trasferire loro nuovi talenti e creare un effetto leva. Che moltiplichi il loro impatto sulle catene globali del valore, attraverso azioni di innovazione, ricerca e sviluppo e trasferimento di competenze”.
Marcomini di Ca’ Foscari

Il Prorettore vicario Antonio Marcomini ha aggiunto: “Questo è un momento più che mai favorevole per tradurre le idee in progettualità. Ca’ Foscari intende rispondere attivamente alle richieste di formazione e innovazione espresse dal territorio e dalle imprese. La internazionalizzazione delle PMI richiede anche un supporto culturale da affiancare a quello economico-gestionale e scientifico-tecnologico. Il nostro Ateneo vuole svolgere un ruolo di riferimento per le imprese, in particolare le PMI, impegnate nella sfida di rilancio post-pandemico attraverso il PNRR. L’approccio sistemico è quello vincente”.