Vi son cose che volano / uccelli, ore, calabroni: / non è per queste l’elegia. / Vi son cose che restano/ il dolore ed i monti e l’eterno. / Nemmeno queste a me si addicono. / Altre sostano e sorgono. / Posso spiegare i cieli? / Com’è immoto l’enigma! Emily Dickinson. Come non amarla? Nasceva in questi giorni, il 10 dicembre 1830 a Amherst cittadina del Massachusetts. Emily Dickinson era intelligente e arguta, spirito ribelle e originale. Così rispose ad un critico letterario che in seguito alla loro corrispondenza era curioso di conoscerne l’aspetto: “Sono piccola come lo scricciolo, ho i capelli arditi come il riccio della castagna, e gli occhi hanno il colore dello sherry che l’ospite lascia in fondo al bicchiere. – Le basta così?”. Di lei sono state ritrovate 1775 poesie di cui soltanto 11 pubblicate in vita. Lo stesso critico definì i suoi lavori: “fortunatamente impubblicabili”.
L’aneddoto ci fa riflettere
Il mondo della letteratura è da sempre lastricato da capolavori impubblicabili. La stessa geniale Virginia Woolf si rifiutò di pubblicare l’Ulisse di James Joyce definendo l’opera: prolissa, torbida, pretenziosa e plebea.
Ecco perché tutto ciò che leggiamo rappresenta spesso una conquista, è una promessa di libertà
Andiamo quindi subito nel nostro luogo dell’anima a scoprire nella settimana di metà dicembre come si orienta il giudizio dei lettori. Lo facciamo grazie all’osservatorio privilegiato del nordest, la Libreria Lovat, due belle sedi che sono spesso anche luogo di incontro con gli autori: Villorba (Treviso) e Trieste.
Ecco il medagliere
- Zaia – Ragioniamoci sopra – Marsilio
- Follett – Per niente al mondo – Mondadori
- Rowling – Il maialino di Natale – Salani
- Carrisi – La casa senza ricordi – Longanesi
- Cognetti – La felicità del lupo – Einaudi
- Volo – una vita nuova – Mondadori
- Kinney – Diario di una schiappa – Il Castoro
- Rossi – La nostra cucina – Mondadori
- Ibrahimovic – Adrenalina – Cairo
- Darè – La ladra di parole – Nord
Il podio è da tre settimane inossidabile
Sicuramente Luca Zaia, ha diversi primati, è stato il più giovane Presidente di Provincia d’Italia e attualmente è il Presidente di Regione più amato. Ora è anche l’amministratore (come lui ama definirsi) più seguito dai lettori. Avremo occasione di parlarne con lui nei prossimi numeri del nostro settimanale.
Sono molti i titoli presenti in classifica che abbiamo già recensito e in qualche modo commentato, doveroso quindi indagare sulle novità che sono decisamente apprezzabili
Entra in classifica Zlatan Ibrahimovic con il suo: “Adrenalina” (Cairo) scritto con il giornalista Luigi Garlando. Per annunciarne l’uscita il calciatore ha scritto un post sui social: “Ho quarant’anni e due figli che non sono più bambini, ma ragazzi. A quest’età in genere si tira una riga sul foglio e si fanno le prime somme, i primi bilanci. Se il giocatore Ibra lo conoscono tutti, l’uomo Ibra no”.
Il mistero svelato
L’attaccante del Milan con “Adrenalina” svela una serie di aneddoti ed episodi ancora sconosciuti della sua carriera che comprende anche la clamorosa partecipazione allo scorso Festival di Sanremo. Ibra è nato in Svezia da padre bosniaco e madre croata. Ha giocato in diverse squadre oltre al Milan: Malmö, Ajax, Juventus, Inter, Barcellona.
Amore e odio
Confesso che oggi non conosco bene il mondo del calcio come un tempo, era una delle mie passioni dato che conoscevo molto bene Sandro Ciotti, ricordo il suo documentario sul grande Johan Cruyff, indimenticabile fuoriclasse olandese da lui definito “profeta del gol”. Per questo motivo “Adrenalina”mi incuriosisce e affascina. Eccone un passaggio: “Quando sono in campo, sentire di essere amato mi dà una carica impressionante. Ma anche l’odio mi trasmette tanto. Quando mi fanno incazzare, vado a un livello superiore: sono più attento, più concentrato, più forte, più desideroso di dimostrare qualcosa. Se mi odiano, mi migliorano”.
Una casa senza ricordi
Mette i brividi, ma non è il mondo del calcio, è il nuovo romanzo in classifica questa settimana. Porta la firma di uno scrittore che è anche apprezzato giornalista, sceneggiatore e regista: Donato Carrisi, nel 2018 David di Donatello con “La ragazza nella nebbia”, adattamento sul grande schermo del suo romanzo, film interpretato da Jean Reno e Toni Servillo.
Donato Carrisi torna in libreria con un racconto ipnotico e imprevedibile: “La casa senza ricordi” (Longanesi). Nico, un adolescente senza memoria, viene ritrovato nel bosco in un luogo dal nome sinistro: “Valle dell’Inferno”. Apparentemente in buono stato di salute, è nutrito e vestito, sicuramente qualcuno lo ha aiutato.
La casa dei misteri
Ma è impossibile capire cosa sia accaduto perché Nico non parla. Viene in soccorso un “addormentatore di bambini” il miglior ipnotista di Firenze. Ma quando la voce sotto ipnosi di Nico comincerà a raccontare, si spalancherà un mondo che non è il suo, pervaso da illusioni e inganni travolgenti. Un mistero che attrae grazie alle atmosfere torbide e inquiete che l’autore sa costruire molto bene grazie al suo talento narrativo.
Ci salutiamo con un altro compleanno illustre. Il 12 dicembre 1821 nasceva il grande Gustave Flaubert. Ecco come interpretava i dilemmi dello scrittore: “Il vero problema dello scrivere non è tanto di sapere ciò che dobbiamo mettere nella pagina, ma ciò che da questa dobbiamo togliere”.
Buona lettura!
Dott.ssa Elisabetta che bello scoprire che Zlatan Ibrahimovic abbia aperto la porta dei suoi ricordi e della sua personalità ai tifosi e agli amanti del calcio. Lei cita l’amicizia con Sandro Ciotti e un calciatore mito come Johan Cruyff, sembrano nomi quasi contemporanei, invece è passato molto tempo, anche nel calcio ci sono mutamenti, pur dovendo mettere solamente una palla in rete. Ecco qui siamo agli antipodi, sia come struttura fisica, sia come modo di intendere il calcio: il primo brillava per l’eleganza e la grazia nel gioco, invece Ibrahimovic è un simpatico carro armato, potente, tenace, votato più al risultato, al successo piuttosto che allo spettacolo fine a se stesso. Mi fa piacere che Luca Zaia rimanga ancora in testa alla classifica della Libreria Lovat, anche gli altri autori rimangono nelle posizioni della settimana scorsa; forse i Veneti preferiscono uno scrittore locale al solito libro strenna natalizia di Vespa. Mi fa piacere la segnalazione del bicentenario della nascita di Gustave Flaubert, compagno delle mie letture “ardite” nell’estate della terza media.
Elisabetta Pasquettin ci riporta alla memoria la riflessione di Gustave Flaubert sul problema e sulla difficoltà dello scrivere: non arricchire troppo la pagina, ma togliere ciò che non è essenziale alla comprensione e allo studio del testo. Ho amato molto questo scrittore francese. Madame Bovary e l’Educazione Sentimentale furono, per me, giovane studentessa universitaria, testi sacri. Attraverso il suo stile oggettivo, denuncia i conformismi di qualunque ordine, religiosi, morali, filosofici tutte forme di illusione per mezzo delle quali gli uomini credono di sfuggire alla costrizione delle leggi sociali e naturali. Grande spirito in un periodo storico ancora non maturo per accogliere questi insegnamenti!