“Queste mattine bianche del Veneto a vista dei monti preparano quasi sempre serate altrettanto incredibili: tinte inconsuete del cielo, lune che sembrano mai viste, paesaggi d’astri che piovono sulla pianura.” Guido Piovene. Omaggio allo scrittore e giornalista vicentino che nasceva in questi giorni, il 27 luglio 1907. Guido Piovene ha saputo descrivere il paesaggio veneto con suggestioni esemplari e poetiche. Celebre il suo reportage di viaggio che lo portò in America e poi nel Bel Paese. “Viaggio in Italia” del 1957, è la più celebre guida letteraria, originata da una trasmissione radiofonica che Piovene tenne per la RAI. Uno sguardo acuto, quasi da antropologo, sul territorio italiano del secondo dopoguerra, tra ricostruzione, boom economico e urbanizzazione selvaggia che lo scrittore criticò animatamente: “In nessun altro Paese sarebbe permesso assalire come da noi, deturpare città e campagne, secondo gli interessi e i capricci di un giorno”.
Tanti buoni motivi per andare in libreria

Settimana interessante, tutta da leggere. Tra conferme e nuovi ingressi sono davvero molte le occasioni per entrare in libreria. Ecco la classifica dei titoli più graditi dal pubblico elaborata come sempre dalla nostra fantastica Libreria Lovat, osservatorio privilegiato del panorama editoriale, con sede a Villorba (Treviso) e Trieste.
- Perrin – Tre – E/O
- Manzini – Vecchie conoscenze – Sellerio
- Perrin – Cambiare l’acqua ai fiori – E/O
- Miller – La canzone di Achille – Feltrinelli
- Kawaguchi – Finché il caffè è caldo – Garzanti
- Molesini – Il rogo della Repubblica – Sellerio
- Trevi – Due vite – Neri Pozza
- De Giovanni – Una sirena a settembre – Einaudi
- Tuti – Figlia della cenere – Longanesi
- Auci – i leoni di Sicilia – Nord
Perrin sempre in testa ma arriva il premio Strega

Non stupisce più ormai il fenomeno Valérie Perrin che oltre al primo posto con il suo nuovo romanzo “Tre” è sempre in classifica anche con il precedente grande successo internazionale “Cambiare l’acqua ai fiori” (E/O). Ma è arrivato il momento di confrontarci con il Premio Strega, il vincitore è già nel Palmares di questa settimana: “Due vite” di Emanuele Trevi, (Neri Pozza). Scrittore e critico letterario è nato a Roma nel 1964, collabora per il Corriere della Sera e Il Manifesto.
Emanuele Trevi

Trevi è il vincitore della 75esima Edizione di uno dei più autorevoli premi letterari. La prestigiosa casa editrice Neri Pozza è stata spesso in graduatoria allo Strega, ma è la prima volta che si aggiudica il titolo.
Il premio è diventato un traino per il mondo della cultura italiana. Nasce a Roma nel 1947 su idea della scrittrice Maria Bellonci e di Guido Alberti, proprietario della casa produttrice del Liquore Strega. Il primo a vincere fu il grande Ennio Flaiano. È stato vinto due volte solo da due scrittori: Paolo Volponi con La macchina mondiale e La strada per Roma e Sandro Veronesi con Caos Calmo e Il colibrì.
Il premio Strega

Alcune opere premiate sono diventate icone della letteratura: La bella estate, Il Gattopardo, Il nome della rosa. “L’unica cosa importante in questo tipo di ritratti scritti è cercare la distanza giusta, che è lo stile dell’unicità”. Così Trevi racconta l’essenza del suo romanzo dedicato a due amici scrittori scomparsi prematuramente: Rocco Carbone, morto a quarantasei anni a Roma in un incidente stradale e Pia Pera, morta a sessant’anni di Sla, autori poliedrici, dalla narrativa alla saggistica.
Due vite a confronto che con la loro assenza si moltiplicano, grazie alla narrazione profonda dell’autore che ci aiuta a comprendere quanto sia fondamentale il valore dell’amicizia.
Tra le prime pagine del suo libro, i momenti vissuti insieme a questi amici preziosi: “Mi ricordo di una mattina d’estate che eravamo a Parigi e ci siamo dati appuntamento davanti al Musée d’Orsay. Era il 1995, Origine del mondo di Courbet. L’ultimo proprietario privato di quel quadro dalla vita avventurosa era stato Jacques Lacan”.
Con Due Vite anche Molesini

La nostra passeggiata in libreria questa settimana è indubbiamente illuminata dalla luce magica del nordest. La casa editrice Neri Pozza vincitrice del Premio Strega con Due vite, il veneziano Andrea Molesini: “Il rogo della Repubblica” (Sellerio), la friulana Ilaria Tuti “Figlia della cenere” (Longanesi).
Una felice combinazione di talenti ai quali dedichiamo un’altra citazione di Guido Piovene e il suo paesaggio dell’anima tutto veneto.
Le cime luminose, emergenti, sembrano fatte d’aria, discese dal cielo.
Io stesso architetto il mio paesaggio con il mio calmo, vigilante respiro.
O colline! Orizzonti!