Dopo anni di delusioni, la fame di nazionale è tanta. Soprattutto oggi che partono gli Europei. La mancata qualificazione degli azzurri ai mondiali del 2018 è una ferita ancora aperta ma la scelta di ripartire con Roberto Mancini, dopo la fallimentare gestione Ventura, è stata efficace come un’ottima pomata cicatrizzante. Dopo questa cura rimarranno segni sulla pelle dei tifosi dell’Italia o l’unguento avrà effetti miracolosi? La risposta sarà data, come sempre, dal campo. L’entusiasmo intorno all’Italia agli Europei è tanto (forse troppo?). Il clima intorno agli uomini di Mancini, da parte di media e tifosi, sembra idilliaco. Scaramanticamente, non è un bel segnale. Tutte le volte che l’Italia ha avuto intorno a sé un ambiente scettico e spesso ostile ha tirato fuori prestazioni memorabili.
Un passo nel ricordo
Pensiamo, in particolar modo, ai Mondiali in Argentina e Spagna, rispettivamente nel ’78 e nell’82, quando la stampa distrusse, prima dell’inizio delle competizioni, Bearzot per le sue convocazioni. In pochi, quasi nessuno, predissero la vittoria in Spagna e l’inaspettato quarto posto con un gioco spettacolare in Argentina. Nel 2006 Lippi e i suoi uomini furono bersaglio di critiche pesanti.
Eravamo in piena calciopoli e il tecnico e i convocati pagarono la loro militanza con la Juventus. In altre occasioni, invece, gli azzurri partirono tra i favoriti e delusero abbondantemente le aspettative. Gli esempi più evidenti furono i Mondiali in Germania del 1974 e due manifestazioni organizzate in Italia: gli Europei del 1980 e i Mondiali del 1990. In quest’ultimo caso, l’Italia, pur raggiungendo in entrambe i casi la semifinale, mancò la vittoria da paese ospitante che tutti si auspicavano.
Così come un’altra delusione inaspettata fu l’eliminazione al girone eliminatorio della nazionale di Prandelli nei Mondiali brasiliani del 2014, dove i nostri arrivarono tra i favoriti dopo il bellissimo Europeo precedente perso in finale contro la Spagna.
Europei: partiamo dall’Italia
Scendendo nello specifico analizziamo la nostra squadra, così come faremo per le altre partecipanti. La nostra valutazione sarà data in palloni con una scala crescente da 1 a 4.
Europei: Girone A
Italia: 3 palloni
Pur venendo da un super girone eliminatorio e da una serie di amichevoli trionfali, non riteniamo la nostra squadra una delle favorite. L’Italia può andare avanti nella manifestazione e sorprendere il continente così come balbettare davanti alle prime difficoltà. Nella striscia trionfale citata in precedenza mancano partite contro le big mondiali, vero banco di prova per tesare la nostra reale forza. Vediamo poi l’Italia reparto per reparto. La difesa, apparsa impenetrabile nelle partite di avvicinamento, non sembra dare le garanzie di un tempo.
La difesa
Sul portiere nulla da dire, Donnarumma è uno garanzia, ma la coppia di centrali Chiellini-Bonucci sembra aver imboccato, da un pezzo, il viale del tramonto. Il primo viene da un’annata dove ha visto più l’infermeria che il campo, il secondo ha avuto parecchi passaggi a vuoto. Va detto, però, che le riserve della coppia juventina, Acerbi e Bastoni, danno ottime garanzie. Sulle fasce Florenzi, Spinazzola, Di Lorenzo ed Emerson Palmieri garantiscono corsa e cross. Molto dipenderà dalla condizione fisica di Spinazzola, il più talentuoso sulle corsie esterne.
Il centrocampo
Il centrocampo è sicuramente il fiore all’occhiello della nazionale e può competere con i migliori d’Europa. Jorginho fresco vincitore della Champions League col Chelsea è uno dei migliori metronomi in circolazione. Così come Barella, Verratti, Locatelli, Pessina e Pellegrini che portano qualità e dinamismo. L’attacco, in competizioni di questo livello, è un’incognita.
L’attacco
Là davanti nessuno dei convocati ha mai fatto parlare di sé a livello internazionale. Potrebbe essere la volta buona per Insigne, apparso particolarmente ispirato nelle ultime partite. Ci potrebbe essere l’esplosione del giovane Raspadori, talento cristallino, e con lui Chiesa. Potrebbe far vedere al mondo la sua classe Berardi che finora ha dato solo il 50% del suo potenziale. Potrebbero rinascere dopo un campionato a luci e ombre Immobile e Belotti. Troppi potrebbe per trasformarsi in certezze. Speriamo di essere smentiti dal campo.
Svizzera: 2 palloni.
Gli elvetici, guidati dall’ex allenatore della Lazio Petkovic, non vanno sottovalutati, soprattutto a centrocampo dove eccelle l’atalantino Freuler e in attacco con l’ex interista Shaqiri.
Turchia: 2 palloni e mezzo.
L’allenatore Senol Gunes è un alchimista e dal suo alambicco potrebbero uscire sorprese. Squadra difficile da affrontare, giovane ma con una cattiveria agonistica difficile da trovare in altri pari età. Le stelle sono i neocampioni di Francia col Lille: Yilmaz, il bomber, e Yazici, centrocampista ma di fatto uno dei giocatori più completi del mondo. Potrebbe essere proprio quest’ultimo una delle sorprese di Euro 2021.
Galles: 1 pallone.
Perso l’allenatore che ha centrato la qualificazione (Giggs) per problemi con la giustizia e offuscata la stella di Bale, i gallesi non sembrano tra i più seri candidati alla qualificazione agli ottavi.
Europei Girone A. Aggiornamento in diretta: Italia – Galles 1 a 0 (Pt. 39′ Pessina). Svizzera – Turchia: 3 a 1 ( Pt. 6′ Serefovic, 26′ Shaquiri. St. 62′ Kahveci, 68′ Shaquiri), Italia – Svizzera: 3 a 0 (pt 26′ Locatelli; st 52′ Locatelli, 89′ Immobile), Galles – Turchia: 2 a 0 (pt 42′ Ramsey, st 90’+5′ Roberts), Italia – Turchia: 3 a 0 (53′ Demiral (A), 66′ Immobile, 79′ Insigne). Galles – Svizzera: 1 a 1 (50’ Embolo, 74’ Moore)
Classifica Parziale: Italia 9 (3 partite giocate), Galles 4 (3 partite giocate), Svizzera 4 (3 gare giocate), Turchia 0 (3 gare giocate)
Europei: girone B
Belgio: 4 palloni.
E se questa volta il Belgio vincesse? E’ vero i diavoli rossi non hanno mai vinto nulla, ma questa volta si presentano all’appuntamento con l’abito da sera. Lukaku è persino migliorato grazie al periodo all’Inter. De Bruyne vuole il pallone d’oro ma per vincerlo devo conquistare l’Europa da protagonista dopo la deludente finale di Champions. Courtois è forse il miglior portiere del mondo e davanti a lui la difesa è di valore assoluto.
Russia: 2 palloni.
Dopo la delusione al mondiale organizzato in casa, l’allenatore Cherchesov cercherà di riabilitarsi. La squadra appare solida e poco di più. Probabilmente basterà per raggiungere gli ottavi (obiettivo non impossibile visto che vi accederanno le prime 2 dei 6 gironi più le 4 migliori terze) ma non per andare oltre. La stella è il bomber Dzyuba, talentuoso ma molto discontinuo.
Finlandia: 1 pallone.
Prima meritatissima qualificazione alla fase finale di un Europeo. Le speranze di andare avanti sono poche. L’attrazione è il centravanti Pukki, bomber del Norwich.
Danimarca: 2 palloni e mezzo .
Squadra interessante che potrebbe dare fastidio anche alle big del torneo. In porta continua la tradizione di famiglia Schmeichel, un nome, una garanzia. I milanesi Eriksen e Kjaer sono apparsi rigenerati. Il doriano Damsgaard ha fatto vedere finora solo lampi della sua classe (la stoffa del campione c’è) ma la competizione potrebbe stuzzicarlo. A centrocampo funziona una lavatrice di palloni come Delaney. Un consiglio: occhio alla Danimarca.
Europei Girone B. Aggiornamento in diretta. Russia – Danimarca: 1 a 4 (Pt. 38′ Damsgaard, St. 59′ Poulsen, 70′ Dzyuba (r), 79′ Christensen, 82′ Maehle), Finlandia – Belgio: 0 a 2 (74′ Hrádecky (aut.), 81′ Lukaku), Danimarca – Belgio: 2 a 1 (pt 2′ Poulsen. St. 54′ Hazard, 70′ De Bruyne) , Russia – Finlandia: 1 a 0 (pt 47’+2′ Miranchuk), Danimarca – Finlandia: 0 a 1 (61′ Pohjanpalo). Al 73′ il danese Hojbjerg si fa parare il rigore del pareggio da Hradecky. Belgio – Russia: 3 a 0 (pt. 10′ Lukaku, 34′ Meunier. St. 88′ Lukaku)
Classifica Parziale: Belgio 9 (3 gare giocate), Danimarca 3 (3 gare giocate), Finlandia 3 (3 gare giocate), Russia 3 (3 gare giocate)
Europei: gruppo C
Olanda: 3 palloni.
Non sarà favorita come in altre occasioni ma in Olanda, oltre ai fiori, nascono sempre buoni giocatori. Intanto, la difesa è super affidabile con gli italiani De Ligt e De Vrji. Il centrocampo è da leccarsi i baffi con Gravenberch, De Jong del Barcellona e Wijnaldum del Liverpool.
Austria: 1 pallone e mezzo.
Squadra ben organizzata con poche stelle. C’è sempre Alaba, è vero, ma il centrocampo e l’attacco non sono frequentati da fenomeni.
Ucraina: 2 palloni e mezzo.
La coppia milanista Shevchenko–Tassotti (allenatore e vice) ha creato un bel gruppo dove spiccano il talento dell’atalantino Malinovskyi e di Zinchenko del Manchester City.
Macedonia: 1 pallone.
Prima volta per la Macedonia, dove il migliore è sempre l’eterno Goran Pandev. Il girone, ad eccezione dell’Olanda, non è impossibile.
Europei Girone C. Aggiornamento in diretta: Austria – Ucraina: 1 a 0 (21′ Baumgartner), Olanda – Macedonia del Nord 3 a 0 (Pt. 24′ Depay. St. 51′, 58′ Wijnaldum), Olanda – Austria: 2 a 0 (pt. 11′ Depay (R). St. 67′ D. Dumfries), Ungheria – Macedonia: 2 a 1 (pt 29′ Yarmolenko, 32′ Yaremchuk. St. 57′ Alioski), Austria – Macedonia del Nord: 3 a 1 (pt. 18′ Lainer, 28′ Pandev. St. 78′ Gregoritsch, 89′ Arnautovic). Olanda – Ucraina: 3 a 2 (50′ Wijnaldum, 58′ Weghorst, 74′ Yarmolenko, 78′ Yaremchuk, 86′ Dumfries)
Classifica Parziale: Olanda 9 (3 partite giocate), Austria 6 (3 partite giocate), Ucraina 3 (3 partite giocate), Macedonia del Nord 0 (3 partite giocate)
Gruppo D
Inghilterra: 4 palloni.
La finale è a Wembley, potrebbe ripetersi, in terra britannica, la vittoria del Mondiale del 1966? L’Inghilterra, dopo l’ultimo mondiale, sembra aver intrapreso un percorso di crescita. Il suo campionato poi non è più, da tempo corsa e cross. La premier league è un laboratorio di idee e i calciatori inglesi ne stanno beneficiando. Le stelle sono tante: Foden, Mount, Sancho, Rashford, Kane e molti altri. Sì, forse potrebbe essere la volta buona per una ritorno alla vittoria.
Croazia: 3 palloni.
I vice campioni del mondo sono ancora vivi. I reduci della campagna di Russia 2018 stanno lucidando gli scarpini. I protagonisti sono sempre gli stessi ma la qualità è intatta. Modric, Brozovic, Perisic e Rebic sono sempre un pericolo per tutti.
Repubblica Ceca: 1 pallone e mezzo.
Le ultime amichevoli non fanno ben sperare. La squadra contro l’Italia è apparsa smarrita e barcollante in difesa. Non brilla nessuna stella ma a centrocampo Soucek non è male e il diciottenne Adam Hlozek ha talento.
Scozia: 1 pallone e mezzo.
Chi si rivede! Un tempo la Scozia era ospite fisse di queste competizioni. Ora, dopo un quarto di secolo dall’ultimo Europeo, torna con merito su questi teatri. Non bisogna pensare che la Scozia sia una squadra materasso, tutt’altro. Il girone poi con gli inglesi darà loro ulteriori stimoli. I giocatori più importanti sono Robertson del Liverpool e Mc Tominay dello United.
Europei Girone D. Aggiornamento in diretta: Inghilterra – Repubblica Ceca: 1 a 0 (12′ Sterlin), Croazia – Scozia: 3 a 1 (Pt. 17′ Vlasic, 42′ McGregor. St. 62′ Modric, 77′ Perisic), Inghilterra – Scozia: 0 a 0, Repubblica Ceca – Croazia: 1 a 1 (Pt. 37′ Schick (r). St. 47′ Perisic), Scozia – Repubblica Ceca: 0 – 2 (pt. 42′ Schick, 52′ Schick), Inghilterra – Croazia: 1 a 0 (57′ Sterling).
Classifica Parziale: Inghilterra 7 (3 gare giocate), Croazia 4 (3 gare giocate), Repubblica Ceca 4 (3 gare giocate), Scozia 1 (3 gare giocate)
Europei: Gruppo E
Spagna: 3 palloni e mezzo.
Non è più la squadra che ha dominato per anni. Un forte ricambio generazionale è stato necessario ma le “furie rosse” sono una gran bella squadra. Un grosso problema potrebbe nascere dalla positività al Covid di Busquet e vedere che ricaduta (vedi contagi) avrà sui compagni. Per la prima volta nella sua storia, la Spagna non porterà giocatori del Real Madrid. Tra i migliori segnaliamo gli italiani Morata e Fabian Ruiz.
Polonia: 3 palloni.
I polacchi non sono favoriti ma hanno il miglior centravanti della competizione: Lewandowski, intorno al quale non c’è il deserto ma una gran bella squadra e un allenatore amante del bel gioco come Paulo Sousa.
Slovacchia: 2 palloni.
Squadra dove spiccano il difensore Skriniar e il talento di Duda. Quest’ultimo potrebbe innescare le punte ma il problema è che gli attaccanti della Slovacchia non sono dei fenomeni.
Svezia: 2 palloni.
Gli svedesi speravano nel ritorno di Ibra, ma il centravanti del Milan è stato bloccato da un infortunio. L’attrazione potrebbe essere lo juventino Kulusevski ma poco prima della partenza è stato bloccato dal Covid.
Europei Girone E. Aggiornamento in diretta: Svezia – Polonia: 3 a 2 (Pt. 2′ Forsberg. St. 59′ Forsberg, 61′. 84′ Lewandowski, 93′ Claesson), Slovacchia – Spagna: 0 a 5 (Pt. 30′ Aut. Dúbravka. St. 48′ Laporte, 56′ Sarabia, 67′ Torres, 71′ Aut. Kucka), Spagna – Polonia: 1 a 1 (Pt. 25′ Morata, St. 54 Lewandowski), Svezia – Slovacchia: 1 a 0 (77′ Forsberg (R)), Spagna – Svezia 0 a 0, Polonia – Slovacchia 1 a 2 (pt 18’ aut. Szczesny, st 1’ Linetty, 23’ Skriniar)
Classifica Parziale: Svezia 7 (3 gare giocate), Spagna 5 (3 gare giocate), Slovacchia 3 (3 gare giocate), Polonia 1 (3 gare giocate)
Europei: gruppo F. Il più pericoloso
Francia: 4 palloni e mezzo.
Favorita dichiarata. Deschamps non si nasconde. La Francia è campione del mondo e a lui manca solo questo trofeo in panchina, dopo averli vinti tutti da giocatore. Se possibile, i transalpini sono ancora più forti rispetto al mondiale. A fare compagnia a Mpappé, che ambisce al pallone d’oro, è stato richiamato Benzema. Oltre a loro una schiera di campioni con un centrocampo stellare dove brillano Pogba e Kantè.
Germania: 4 palloni.
I tedeschi sono sempre tra i favoriti, inutile negarlo. Sarà il torneo d’addio dell’allenatore Loew che vorrà lasciare in grande stile. Tra vecchi eroi del Mondiale brasiliano (Neur, Muller, Kroos) e nuove stelle (Havertz, Gosens e il baby Musiala) la Germania appare sicuramente come una delle più serie candidate al titolo.
Portogallo: 3 palloni e mezzo.
Campione uscente ma pronto a dare battaglia, il Portogallo spera che Cristiano Ronaldo voglia lasciare il segno su quella che non è stata certo la sua migliore stagione. L’allenatore Fernando Santos ha ringiovanito la squadra, attingendo ai nuovi talenti del calcio lusitano. Su tutti Bruno Fernandes (ex Udinese, Samp e Novara), ma vanno seguiti anche Diogo Jota del Liverpool e Ruben Dias del City
Ungheria: 1 pallone.
L’Ungheria non è fortissima il girone in cui è finita sì. La fine è quindi scontata? Chi lo sa se le grandi si dovessero scannare tra loro, Marco Rossi, il bravo allenatore italiano alla guida dei magiari, potrebbe provare il miracolo. Peccato che ha perso per infortunio il migliore della rosa: Szoboszlai.
Europei Girone F in tempo reale: Germania – Ungheria: 2 a 2 (Pt. 11′ Szalai. St. 66′ Havertz, 68′ Schäfer, 84′ Goretzka), Portogallo – Francia: 2 a 2 (Pt. 30′ Ronadlo (r), 45’+2′ Benzema (r), St. 47′ Benzema, 60′ Ronaldo (r)), Portogallo – Germania: 2 a 4 (Pt. 15′ Ronaldo, 35′ aut. Ruben Dias, 39′ aut. Guerreiro. St. 51′ Havertz, 60′ st Gosens, 62′ st Diogo Jota), Ungheria – Francia: 1 a 1 (Pt. 45’+2′ Fiola, St. 66′ Griezmann), Francia – Germania 1 a 0 (pt 20′ Hummels (A)); Ungheria – Portogallo (84’Raphael Guerreiro, 87′ Cristiano Ronaldo, 92′ Cristiano Ronaldo (R))
Classifica parziale: Francia 5 (3 partite giocate), Germania 4 (3 partite giocate), Portogallo 4 (3 partite giocate), Ungheria 3 (3 partite giocate)
Gli Ottavi
Belgio – Portogallo
Italia- Austria
Francia – Svizzera
Croazia – Spagna
Svezia – Ucraina
Inghilterra – Germania
Olanda – Repubblica Ceca
Galles – Danimarca