Fino al 2019 parlare di saggio di danza equivaleva sì ad ansia, agitazione, fermento creativo ma ad un’impresa del tutto fattibile per ogni scuola ; oggi invece, pensare al saggio è pura follia. Ebbene ieri sera al Forte Bazzera di Tessera alle ore 20 si è svolto il mio ultimo spettacolo “Anno Zero”, e detta di molti scettici ed increduli fino alla fine poteva sembrare un’impresa impossibile, anzi definita più come una follia . Chi mi conosce sa che le cose facili e normali non fanno parte di me. Avevo promesso ai miei allievi che avremmo fatto il saggio e non potevo non mantenere la promessa.
Un anno zero in tutti i sensi
Sicuramente non è stato per niente facile, il 95 % delle coreografie sono state fatte online, quindi senza contatto e anche la struttura coreografica è stata decisamente cambiata rispetto agli anni precedenti. Siamo tornate in presenza da circa un mese, e sappiamo benissimo che un mese vola e all’inizio gli allievi ero spaesati nel comprendere le direzioni, le posizioni ma soprattutto se un passo andava fatto con la gamba destra o sinistra. Anche la decisione di creare uno spettacolo all’aperto non è stata facile: chiedere i permessi, capire se gli ultimi decreti davano la possibilità di organizzare spettacoli, aspettare di vedere se avevamo ancora il coprifuoco, montare il palco e tutta l’attrezzatura ha sicuramente dei costi elevati, procurarsi le sedie … Che stress enorme! Ogni giorno si era in attesa di novità.
Un grande lavoro
Anche per i costumi non è stato così semplice. Perché una ditta sartoriale che da anni collabora con noi ha dovuto convertire la tipologia di lavoro per poter sopravvivere in questo lockdown. Quindi non poteva più crearci i costumi.Per risparmiare abbiamo utilizzato o riadattato costumi di vecchi spettacoli ed acquistato semplicemente lo stretto necessario, fortunatamente la creatività non ci manca e quindi con poco abbiamo realizzato dei vestiti proprio originali!
Anno zero come augurio
Anche le prove sono state un problema perché normalmente si effettuano prove generali assieme a tutti i corsi, mentre quest’anno abbiamo dovuto semplicemente provare corso per corso e quindi fino a ieri sera non avevamo mai visto tutto lo spettacolo intero. Beh che dire, è stata una serata ricca di emozioni: non avevamo lo scopo di presentare chissà che virtuosismo o pulizia tecnica, ma avevamo proprio la enorme voglia di salire su un palco e dare tutto noi stessi . Gli allievi hanno danzato con il cuore e si è visto, anche il pubblico era commosso e colpito dal duro e grande lavoro svolto.
La danza è questo e molto di più
Questo è il miracolo della danza, ma soprattutto della passione e della forza d’animo. Sono certa che da ieri sera, questi ragazzi hanno compreso cosa vuol dire sacrificio, determinazione, volontà, amore per ciò che si fa. E questo secondo me è la cosa più speciale che uno spettacolo possa regalare.
Bravissima