Sarà pubblicato il 10 febbraio il bando regionale che dà il via libera ad un intervento di ristoro destinato alle imprese venete appartenenti alle filiere più colpite dalle restrizioni imposte per il contenimento del contagio da Covid-19. “Questa è la nostra risposta alla richiesta di aiuto dei settori più in difficoltà – commenta Roberto Marcato, assessore allo sviluppo economico che ha promosso il bando attraverso una specifica delibera di giunta. – mettiamo sul piatto oltre 18 milioni di euro per aiutare le categorie che sono state messe in ginocchio dalla seconda ondata del Covid-19 e che rischiano di non risollevarsi con questo bando attivato rapidamente attraverso ad un accordo con Unioncamere che ringrazio per la collaborazione”.
Marcato: “Fatti concreti per imprese colpite da Covid”
“Questi sono fatti non parole – precisa ancora Marcato – diamo aiuti concreti in particolare agli operatori di certi settori, che sono in ginocchio a causa delle chiusure forzate dai vari provvedimenti di chiusura degli ultimi mesi. Ci sono imprese che non aprono da un anno e non possiamo permetterci di perderle. La Regione Veneto c’è, sostiene i propri imprenditori e farà il possibile per rilanciare l’economia anche nei settori in maggiore sofferenza”.
La Regione mette a disposizione 17,4 milioni di euro ai quali va aggiunto un ulteriore milione di euro da parte di Unioncamere.
“Ringrazio la Regione e l’assessore Roberto Marcato – aggiunge Mario Pozza, Presidente del Unioncamere Veneto – per la collaborazione. Ed il lavoro di squadra svolto in questi mesi per garantire alle imprese la certezza degli aiuti. Il bando conferma l’importanza del ruolo del sistema camerale che permette ai provvedimenti di arrivare in modo rapido alle imprese. Una sinergia che si è consolidata e rafforzata nel corso dell’emergenza sanitaria ed economica causate dal Covid-19. Ha portato alla costruzione di bandi, progetti, tavoli di lavoro in grado di produrre risultati importanti e far sentire la vicinanza delle istituzioni al mondo delle imprese. Si tratta di un segnale positivo in un momento difficile per nostre aziende che hanno bisogno di certezze”.
Imprese, tutti i settori colpiti da Covid
La misura è rivolta alle aziende iscritte al registro delle imprese e aventi una sede operativa attiva in Veneto alla data della domanda di ristoro, e operanti nelle filiere di seguito specificate, in settori individuati da specifici codici Ateco:
- eventi (congressi, matrimoni, cerimonie, etc.);
- ambulanti con posteggi in aree di eventi, stadi (cosiddetti fieristi);
- trasporti persone;
- sport, intrattenimento, parchi divertimento e tematici (incluse le attività dello spettacolo viaggiante);
- attività culturali e spettacolo;
- commercio al dettaglio di abbigliamento, calzature, libri e articoli di cartoleria ed esercizi all’interno di centri o parchi commerciali la cui attività è stata sospesa per effetto del DPCM 24 ottobre 2020 e successivi o delle successive ordinanze del Presidente della Giunta regionale del Veneto.
Il bando dispone di una dotazione finanziaria complessiva pari a euro 18.365.921,05. L’apertura dei termini per la presentazione della domanda è prevista a partire dalle ore 10.00 del giorno 10 febbraio 2021. Fino alle ore 17.00 del giorno 3 marzo 2021. Tutte le domande presentate in possesso dei requisiti saranno finanziate fino a esaurimento delle risorse disponibili.
Le informazioni relative al bando saranno disponibili nell’home page del sito internet della Regione Veneto e nella pagina dedicata alle attività produttive al seguente indirizzo: https://www.regione.veneto.it/web/attivita-produttive/bando-ristori
Cna Veneto: “Bene questo intervento di Regione e Unioncamere”
«Bene che si proceda con celerità e con una azione concreta nei confronti di queste imprese venete ferme oramai da troppo tempo – commenta Matteo Ribon Segretario di CNA Veneto – e che questi ristori possano finalmente giungere in tempi brevi per sostenere le maestranze e tutte le attività correlate.
Ma siamo ancora in attesa delle risorse che dovrebbero arrivare dal Decreto Ristori nazionale ad oggi ancora fermo. Ora è il momento di progettare un piano di azione per investire sulle imprese e fare in modo che possano ripartire. Oramai dobbiamo andare oltre ai ristori: è necessario puntare su azioni concrete di ripartenza, senza distinzione di codici ATECO. Ma secondo un ragionamento di rilancio strategico delle attività e dell’economia veneta. Lavoriamo assieme. »