Nell’aprile del ‘44 un bombardamento aereo ha in buona parte distrutto il centro urbano di Mestre. L’entusiasmo e l’urgenza della ricostruzione post bellica, non disgiunti, talora, da un insano spirito speculativo, hanno in larga misura sovrapposto, all’originario carattere della cittadina, una nuova struttura urbana definita da grandi edifici condominiali fronteggianti nuovi percorsi urbani (quod non fecerunt barbari, fecerunt barberini). Ne è derivato uno sviluppo caotico (il primo P.R.G. arriverà soltanto nel 1963, seguito da una miriade di Varianti), nel quale la qualità degli interventi (essenzialmente privati) è stata definita in buona parte dalla banalità piuttosto che da apprezzabili sforzi creativi dei progettisti.
Il cambiamento di Mestre tra gli anni ’80 e ’90
Un cambiamento di rotta ha avuto luogo con l’inizio, tra gli anni ‘80 e ‘90, di una serie di interventi pubblici e privati: i primi rivolti alla riqualificazione del centro urbano e alla creazione di parchi extraurbani; i secondi alla saturazione delle aree centrali ancora libere, al restauro o alla ricostruzione di strutture fatiscenti, nonché alla edificazione delle zone di espansione, dedicate alle attività economiche (principalmente centri commerciali ed altre attività economiche, come uffici pubblici e privati, Hotel, “Campus” Università Venezia).
Vedono così la luce i parchi verdi di Bissuola e di San Giuliano e, a partire dal 1995 la riqualificazione di Piazza Ferretto e delle zone limitrofe (Via Poerio e l’M9 a levante; Centro Culturale Candiani, il cinema, la piazza Candiani, la piazzetta intitolata al musicista GianFrancesco Malipiero) mentre la saturazione delle zone di espansione è ancora in corso.
Con la realizzazione di queste opere, a tutt’oggi non del tutto concluse, è stata operata una sostanziale “trasformazione” che ha cambiato il volto della Città e la sua stessa rilevanza, non solo sul piano economico bensì pure sul piano culturale.
La galleria fotografica sulla Nuova Mestre
Il nostro giornale propone dunque ai propri lettori una galleria di immagini fotografiche, articolata in diverse sezioni da pubblicarsi in diverse puntate (la Piazza Ferretto e le zone circostanti; i parchi pubblici Bissuola e San Giuliano; la zona commerciale ovest; il complesso multifunzionale gravitante, a levante, intorno a Via Torino, comprendendo, tra l’altro, il “campus” universitario e il sistema alberghiero.
Uno spunto per riflettere sulla Nuova Mestre
Con questa galleria di immagini non si vuole riaprire il dibattito a suo tempo intervenuto sia tra gli urbanisti (tra i molti studiosi, Giancarlo De Carlo, Antonio Di Mambro, Bernard Winkler, Guido Zordan) che hanno approfondito le problematiche di questa trasformazione, sia tra gli architetti che hanno dato vita, in concreto, a questa trasformazione (tra i molti, Giovanni Caprioglio, Giampaolo Mar, Ruggero Artico, ing. Pietro Franceschin): si vuole invece offrire ai lettori gli elementi più significativi di quella “trasformazione” posto che, se si eccettuano gli anziani, sono ben pochi i più giovani, i giovanissimi, o gli immigrati che abbiano la consapevolezza di essa; e ci sembra che essi, solo in virtù di tale consapevolezza, possano partecipare attivamente e con soddisfazione alla vita della propria città.
Piazza Ferretto e dintorni
Nel presentare una serie di immagini ritenute significative nell’illustrare gli interventi che hanno dato luogo a quella trasformazione del territorio che ci consente di parlare di una Nuova Mestre, appare naturale prendere le mosse dalla Piazza che, a partire dal dopoguerra, ha preso il nome di Piazza Ferretto.

Al riguardo può essere utile partire da una immagine scattata il giorno 8 settembre 1943, ovvero da un momento storico in cui ha avuto inizio l’invasione dell’Italia da parte delle truppe della alleata Germania, conseguente alla caduta del fascismo (25 Luglio) e all’armistizio firmato a Cassibile dal Governo del Re, rappresentato dal generale Badoglio, con il comandante delle truppe alleate sbarcate in Sicilia.
Quella immagine, scattata da un bambino di appena 8 anni, sottraendo di soppiatto la macchina fotografica al papà, ci presenta una piazza pressochè deserta, occupata nella zona più a nord da uno dei diversi “rifugi antiaerei” costruiti in fretta al volgere al peggio della guerra in corso.
Finita la guerra e demoliti i rifugi antiaerei la piazza è rimasta tale fino al 1995, anno in cui è iniziata la “Riqualificazione” progettata dal prof. arch. Guido Zordan previo lo studio storico delle vestigia più o meno antiche.
La Nuova Mestre rinasce da Piazza Ferretto


Vede così la luce l’originale pavimentazione in trachite intervallata da linee orizzontali chiare riproducenti “la proiezione dei fabbricati prospettanti sulla piazza”, ed illuminata da una linea continua di fanali ad alta tecnologia con variazione dei colori nelle luci.
L’inaugurazione della Piazza

La Piazza venne solennemente inaugurata il 29 settembre 1997. Completata da una fontana ornata da una scultura (“Nudo di donna”) di Alberto Viani. E, in seguito, ma oltre la linea di confine dell’antico Castello di Mestre, da una scultura di Toni Benetton (“Trasformazione del cerchio”).
A Mestre gli interventi di Candiani e Gardenal


Lo spirito innovatore, promanante dalla Piazza, si è ben presto sviluppato a ponente di essa , con la creazione della piazzetta intitolata al musicista Gianfrancesco Malipiero, della grande piazza intitolata al pittore mestrino Luigi Candiani con pavimento a mosaico creato dal pittore Luigi Gardenal
Per Mestre Caprioglio e il progetto Candiani









E soprattutto del completamento del Centro Culturale Candiani, con un moderno cinematografo multisala (progetto dell’arch. Giovanni Caprioglio) comprendente una libreria ed una caffetteria.
Del completo rinnovo della Via Poerio, a sud della Piazza Ferretto , si farà menzione in una prossima puntata, unitamente alla creazione del complesso culturale M9 comprendente l’antico Distretto Militare, determinanti la riqualificazione della zona a sud della Piazza Ferretto.

















































































