Al via senza sorprese, com’era nelle previsioni, la tredicesima legislatura del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia insediatosi ufficialmente ieri dopo le elezioni che hanno riconfermato Massimiliano Fedriga come governatore della Regione. Il leghista Mauro Bordin, 50 anni, avvocato, già sindaco dal 2006 al 2016 a Palazzo dello Stello, riconfermato in Regione con 2.137 voti ottenuti nella Circoscrizione di Udine, è stato eletto nuovo Presidente dell’assemblea e subentra all’esponente di Forza Italia Pier Mauro Zanin (peraltro questa volta non rieletto per una manciata di voti, ndr).
Bordin: nessuna sorpresa

Nessuna sorpresa quindi dopo che il nome di Bordin, già capogruppo della Lega nella precedente legislatura, era emerso in sede di trattative per la composizione della giunta. Anche se la “singolarità” sta nel fatto che le presidenze dell’esecutivo e del consiglio sono entrambe targate Lega, ancorchè Fedriga sia in qualche modo attribuibile alla lista presentatasi alle elezioni con il suo nome, ottenendo peraltro un risultato conseguendo il 17,8 per cento, di poco inferiore al 19 della Lega e leggermente superiore al 16,5 del Partito Democratico.
Chi affiancherà Bordin






Il neo presidente del Consiglio avrà al suo fianco quali vicepresidenti il compagno di partito Stefano Mazzolini, udinese, e l’ex senatore del Pd Francesco Russo, triestino, entrambi riconfermati avendo già ricoperto lo stesso incarico nei cinque anni scorsi. Sono stati inoltri eletti quali segretari: Simone Polesello (Lista Fedriga), Michele Lobianco (Forza Italia), Giulia Massolino (Patto per l’Autonomia) e Manuela Celotti (Pd).
Il discorso di Bordin

Bordin, nel suo intervento subito dopo la nomina, ha promesso e richiesto collaborazione alla Giunta, nel rispetto dei rispettivi ruoli: “Mi impegno a ricercare equilibrio e imparzialità, rispettando e facendo rispettare le regole. Mi aspetto una legislatura fatta di persone che dialogano, discutono, talvolta magari anche aspramente, ma comunque si rispettino sempre nel ruolo che hanno, nella loro volontà di portare idee”.
“Il Consiglio regionale – ha proseguito – approva le grandi riforme e le manovre finanziarie, svolgendo un’intensa attività di sindacato ispettivo e indirizzo nei confronti della Giunta. Al presidente della Giunta e agli assessori chiedo di rendersi protagonisti insieme a noi di un percorso di proficua collaborazione, caratterizzato da rispetto, salvaguardia delle prerogative istituzionali e reciproco tempestivo coinvolgimento”.
Una chiamata alla collaborazione

Tra gli obiettivi auspicati da Bordin anche il rafforzamento “dell’impegno di semplificazione del quadro normativo. Giungendo ove possibile a riunire in un unico testo discipline oggi sparse in svariate leggi”. Ha spiegato il neopresidente del Consiglio regionale: “Legiferiamo in modo chiaro e semplice. Così da facilitare il compito di chi deve interpretare e applicare le nostre norme. Indirizziamo l’attività legislativa al servizio del cittadino, delle imprese, delle associazioni e delle autonomie locali, senza paura e senza timori. Sessant’anni fa, attraverso la promulgazione dello Statuto speciale era nata la Regione Friuli Venezia Giulia. Siamo orgogliosi della nostra autonomia e del modo responsabile con cui siamo riusciti ad ampliarla e rafforzarla, testimoniando come non si sia trattato della difesa di ingiustificati privilegi, bensì di concreta, seria ed efficace assunzione di responsabilità”.
Dopo aver ringraziato i predecessori e in particolare Ettore Romoli e Piero Mauro Zanin, gli ultimi due nell’ordine, Bordin ha concluso: “Lavoreremo per difendere e rafforzare l’autonomia regionale. Dimostrando ancora una volta che il Fvg è una regione virtuosa e responsabile. Capace di gestire le proprie risorse con la diligenza del buon padre di famiglia. Ci confronteremo responsabilmente nel contesto europeo. Accettandone le plurime sfide in uno scenario complessivo che ci vede da sempre Regione di confine che opera nell’area mitteleuropea. Ci sforzeremo, insieme, di andare oltre gli errori che inevitabilmente commetteremo”.
Soddisfazione è stata espressa dal Governatore Fedriga. Che ha dichiarato di “essere certo che Bordin saprà svolgere il suo ruolo con grande equilibrio e con buon senso. Elementi che gli sono propri. E sono certo che la legislatura funzionerà con lo stesso spirito che ha condizionato gli ultimi 5 anni. Uno spirito che è stato in grado di creare la squadra necessaria per portare a casa gli ottimi risultati che sono stati conseguiti”.
L’opposizione con Moretti

Per l’opposizione è intervenuto il capogruppo del Pd Diego Moretti. Il quale ha manifestato “l’auspicio che le buone intenzioni espresse dal Presidente in occasione della prima seduta abbiano il giusto e atteso seguito”. Aggiungendo che “accanto ad un fondamentale equilibrio nella gestione dell’attività consiliare, auspichiamo che il nuovo presidente sappia rivendicare e garantire il ruolo dell’Assemblea legislativa e degli eletti nei rapporti con la Giunta regionale”.
Moretti ha poi ricordato, a nome di tutto il gruppo consiliare regionale Dem, la figura di Renzo Pascolat. Già segretario provinciale del Pci udinese, consigliere regionale e deputato, scomparso all’età di 83 anni il 25 aprile. “Il Friuli e la regione – ha detto – perdono un politico di lungo corso. Uno dei protagonisti e dei promotori della crescita della cultura autonomista nell’alveo del centrosinistra”.
Intanto Fedriga ha reso noto che venerdì 28 aprile ci sarà la prima riunione ufficiale della nuova giunta

“Si comincerà con delibere urgenti – ha dichiarato – Ci sono tanti temi caldi che si costruiscono nel tempo e non in una riunione di giunta”. Tra i primi temi l’assestamento di bilancio estivo. “Daremo continuità alle misure messe in campo. Come ad esempio alla misura per il fotovoltaico che se avrà necessità di nuove risorse saranno messe a disposizione”. Il Consiglio è stato invece convocato per il 2 maggio e in tale occasione Fedriga presenterà le linee programmatiche.
Grazie a Lucio Leonardelli per l esemplare esposizione dei fatti e della sempre chiara e corretta informazione