Il barlume è una luce evanescente, fioca. Metaforicamente lontana e impalpabile. Effimera ma orgogliosamente strategica in molte situazioni della vita che si risolvono spesso grazie ad un barlume di speranza o di ingegno. È anche un affasciante gioco di parole uscito dalla creatività di Marco Malvaldi, autore de “I romanzi del BarLume”.
Chi è Marco Mavaldi
Malvaldi è nato a Pisa, ambienta i suoi racconti gialli nell’immaginaria cittadina toscana di Pineta. Protagonista, Massimo Viviani barista del BarLume. Il suo talentuoso istinto investigativo trova spunto da quattro amici, anziani frequentatori del bar. Arguti e con brillante spirito d’osservazione, aiutano Massimo ad indagare facendo luce su svariati crimini commessi nella zona. I romanzi di Malvaldi sono diventati anche una fortunata serie televisiva: I delitti del BarLume. Questa settimana lo troviamo nei primi dieci titoli tra i libri più venduti.
La classifica Lovat
Entriamo come sempre nella nostra splendida Libreria Lovat, osservatorio privilegiato sul gradimento dei lettori. Due sedi prestigiose nel cuore del nordest, a Villorba (Treviso) e Trieste.
Ecco la classifica della settimana:
- Caminito – L’acqua del lago non è mai dolce – Bompiani
- Perrin – Tre – E/O
- Vallejo – Papyrus – Bompiani
- Perrin – Cambiare l’acqua ai fiori – E/O
- Auci – I leoni di Sicilia – Nord
- Molesini – Il Rogo della Repubblica – Sellerio
- Genovesi – Il calamaro gigante – Feltrinelli
- Auci – L’inverno dei leoni – Nord
- Miller – La canzone di Achille – Marsilio
- Malvaldi – Bolle di sapone – Sellerio
Bolle di sapone
Cominciamo proprio da “Bolle di sapone”, (Sellerio). Nell’ultimo romanzo della serie, Malvaldi racconta la nuova avventura segnata questa volta dalla pandemia. I protagonisti sono costretti a stare a casa, senza più partite a briscola, senza pettegolezzi e chiacchere nel loro amato bar.
Per la prima volta questi splendidi ottantenni si sentono soli e dubitano di avere ancora un futuro. Tuttavia, nonostante Il lockdown riescono a risolvere in smart working un intrigo complicatissimo. La morte di due coniugi in Calabria. Lui proprietario di pizzerie ucciso da una fucilata al supermercato, la moglie morta per una ingestione di botulino. Ci sono tutti gli elementi per una storia alla BarLume davvero avvincente.
Dalle bolle di sapone, all’acqua del lago
Il primo posto in classifica è quello di Giulia Caminito vincitrice del Premio Campiello con il romanzo: “L’acqua del lago non è mai dolce” (Bompiani). Un premio ben meritato che la scrittrice con grande sensibilità ha dedicato a tutte le donne sperando che possano sempre leggere e scrivere ovunque. Una vicenda difficile, Antonia è una madre piena di coraggio, quattro figli e un marito disabile, fugge dall’indifferenza di Roma e trova un luogo che è anche metafora della vita. Uno specchio d’acqua sulle rive del lago di Bracciano profumato di alghe e sabbia. Il lago nella narrazione diventa uno specchio magico, dove traspare la giovinezza e il desiderio di sfidare l’infelicità e l’inquietudine della vita.
Papyrus resiste insieme al rogo
Sempre ai primi posti anche lo splendido “Papyrus” di Irene Vallejo e “Il rogo della Repubblica” di Andrea Molesini, già blasonato anni fa con il Campiello.
Perrin non la ferma nessuno
E mentre Valérie Perrin sembra inarrestabile nella sua scalata in vetta alla classifica, torna ad incantarci “Il calamaro gigante” (Feltrinelli). Abbiamo recensito a giugno il libro di Fabio Genovesi, ospite recentemente della Libreria Lovat di Villorba. Scrittore, sceneggiatore e traduttore, ci trascina prepotentemente tra i flutti come la corrente.
La trama
Del mare non sappiamo nulla, racconta l’autore, però ci illudiamo del contrario. Mentre passiamo le giornate in spiaggia pensiamo di guardare il mare, invece vediamo solo la buccia, la sua pelle salata e luccicante. Da questa illusione emerge la storia del protagonista, un ragazzino al quale viene chiesto a scuola di disegnare il suo animale preferito. Lui cosa fa? Non disegna il cane o il gatto, no, lui sceglie il calamaro gigante. Ma non esiste diranno i suoi detrattori. Invece esiste, eccome!
Il mare e il sogno
Il libro è una traversata oceanica tra sognatori universali: dai pescatori delle Antille, alle esploratrici inglesi, agli spazzini di Pontedera, alle ragazze che smettono di camminare per non calpestare le formiche.
Scrive Fabio Genovesi
“Più della metà del mare supera i tremila metri di profondità e conosciamo meglio la superficie di Venere che i fondali marini…Pure l’America l’ha scoperta uno che non la cercava. Colombo voleva andare in un altro posto che non c’entrava nulla, però è partito, e quando parti tutto può succedere. Già sulla terra, figuriamoci in mare. Ci aspetta un sogno gigante, avvolto in otto tentacoli lunghissimi”.
Allora buon sogno gigante e buona lettura!
Dott.ssa Elisabetta, ogni settimana, frequentando le Librerie Lovat, riesce ad aggiornarci sulla letteratura alla moda. Questo ingresso di uno dei testi di Marco Malvaldi è attuale, preso dal contesto della nostra società alle prese con il Covid. Questo format letterario sembra funzionare, specialmente con una sceneggiatura televisiva. Ben diversa l’attualità e la realtà del romanzo di Giulia Caminito vincitrice del Premio Campiello. Purtroppo siamo nella triste realtà, la città non ama Antonia, forse in un piccolo centro potrà recuperare dei legami sociali che una metropoli non può più offrire. Dovrò leggere questo libro, almeno potrò condividere le motivazioni del premio Campiello.
Il terzo testo messo in evidenza, quello di Fabio Genovesi, lo spunto narrativo parte da un bambino che a scuola disegna un calamaro gigante, scostandosi dagli animali più noti. Attraverso questo episodio si parla di ciò che è meno evidente e mi è piaciuta questa frase: “però è partito, e quando parti tutto può succedere”. Grazie Dott.ssa Elisabetta per il suo lavoro e per l’azione di divulgazione letteraria.