Il Venezia pareggia il ritorno della finale playoff grazie a Bocalon e torna ad abbracciare la Serie A dopo quasi vent’anni. Il Cittadella, complice l’ingenua espulsione di Mazzocchi, domina per sessanta minuti, scomparendo però nell’ultima e decisiva mezzora. La promozione dei lagunari è il capolavoro di Paolo Zanetti, che anche stasera, nonostante la squadra sia stata con un uomo in meno per un’ora di gioco, ha guidato i suoi giocatori in ogni momento della partita, azzeccando ogni mossa tattica e i cambi.
Il Venezia e Bocalon regalano il primo tempo

Nei primissimi minuti il gioco è spezzettato dai continui falli, nessuna delle due squadre riesce infatti a costruire azioni pericolose. Serve allora il lampo di uno dei giocatori più talentuosi in campo ed è Aramu che crea la prima occasione, con un tiro dalla distanza che Kastrati blocca in due tempi. Dopo pochi minuti la partita cambia ed il Cittadella alza decisamente il ritmo, costringendo il Venezia ad abbassarsi e a non uscire più dalla sua metà campo. Gli ospiti cominciano ad avere numerose occasioni e Tsadjout impegna Maenpaa in due occasioni, prima con un colpo di testa e poi con un tiro da fuori area dopo un’azione personale.
Il “Citta” passa avanti

Il gol sembra essere maturo e al 26’ capitan Iori raccoglie un pallone in mezzo al campo, alza la testa e serve un ottimo pallone per l’inserimento di Proia che, approfittando del buco di Ceccaroni, anticipa Maenpaa e porta avanti i suoi. Per Proia, spostato questa sera da trequartista a mezzala, si tratta della nona rete stagionale. Il Venezia prova a reagire e al 33’ arriva al tiro con Di Mariano, la sua conclusione finisce però sulla schiena di Adorni. La partita vive un’ulteriore svolta nei minuti successivi, Mazzocchi commette due falli nel giro di pochi secondi e lascia in dieci i lagunari. Zanetti vede la squadra tatticamente in difficoltà ed è costretto a coprirsi, togliendo Aramu per Ferrarini. Nel finale di primo tempo il Cittadella si rende nuovamente pericoloso con Proria che, con un movimento simile alla rete dell’1-0 contro il Monza, non inquadra però la porta.
Il secondo tempo

Il secondo tempo inizia come era finito il primo, con gli ospiti alla disperata ricerca del gol dal profumo di Serie A. Branca, da posizione defilata, prova ad impensierire Maenpaa con un tiro al volo e poco dopo, sugli sviluppi di un corner, è bravo Ferrarini ad allontanare un pallone pericoloso. Il Venezia inizia a soffrire di meno e l’ingresso di Johnsen, decisivo all’andata con l’assist per Di Mariano, aiuta la squadra a ripartire in contropiede. Il norvegese procura l’ammonizione di Iori e con i suoi strappi cerca di far rifiatare più volte i suoi compagni.
Il “Citta” cala ma Bocalon regala il sogno
Venturato inserisce Gargiulio, secondo miglior marcatore dei veneti in questo campionato, e Pavan, ma il Cittadella non riesce più a rendersi pericoloso. Dopo un’ora eccezionale, gli ospiti calano notevolmente ed i cambi non producono effetti positivi. Il Venezia, prese ormai le giuste misure, riesce a tenere di più il pallone e nel finale trova anche la rete dell’1-1 con Bocalon, il Doge che porta in Serie A il Venezia dopo diciannove anni.