Abbiamo il piacere di intervistare Alessandro Pinarello, attivista arcigay, ex consigliere nazionale ArciGay e coordinatore giovani di Padova. Con il suo aiuto cercheremo di capire esattamente cosa è la Legge Zan.
Legge Zan e tempo di Covid. Come rispondere?
“Tempi in cui ci si occupa di sanità, in cui al tavolo del Governo si discute di priorità. Giustissimo. Siamo nel pieno di una pandemia mondiale che ha messo in ginocchio anche il nostro Paese. L’emergenza sanitaria e la crisi economica sono argomenti importanti che riguardano tutti e, trattati con massima priorità. Ma ci sono anche altre questioni che riguardano i nostri diritti civili e umani che non possono e non devono essere considerati di serie B. Uno tra questi è la Legge Zan. Passata poco tempo fa alla Camera e che verrà discussa in Senato”.
Cos’è questa “legge Zan”?
“La legge modifica gli articoli 604-bis e 604-ter del Codice Penale, rispettivamente legge Mancino e Reale. Che puniscono i reati e i discorsi d’odio fondati su caratteristiche personali quali la nazionalità, l’origine etnica e la confessione religiosa. La nuova legge punta ad ampliare questo concetto e a individuare come atti discriminatori anche quelli basati “sul genere, orientamento sessuale o identità di genere”. Quindi, in concreto, se dovesse essere approvata in Senato nella fattispecie dei reati d’odio non rientrerebbero solo quelli legati a razza, etnia o religione, ma anche quelli legati all’orientamento sessuale, identità di genere e disabilità. Ovviamente punito chi li commette o istiga a farlo”.
Proposta l’istituzione della giornata nazionale contro l’omotransfobia, il 17 maggio, portando iniziative nelle scuole e nelle università.
“E la creazione di un fondo dedicato ai “centri antidiscriminazione e case rifugio”. Che offrono assistenza sanitaria e psicologica alle persone che, a causa del proprio orientamento sessuale, non riescono a trovare lavoro, non hanno casa o hanno subito violenze. A questo si aggiungono attività culturali, in contesti lavorativi e scolastici, e un monitoraggio condotto dall’Istat sull’andamento dell’omotransfobia nel nostro paese”.