Il gelato sposa i prodotti tipici del Veneto. È successo alla Mostra del Gelato di Longarone dove, nello stand della Regione, grazie alla collaborazione dell’Associazione Gelato Veneto con i Consorzi di tutela dei prodotti tipici e di qualità e le Associazioni di produttori regionali. Che il gelato artigianale abbia tra le sue prerogative anche quella di valorizzare i prodotti del territorio lo si sapeva, tanto che a riconoscerglielo è stata perfino l’Europa inserendola tra le motivazioni che hanno portato all’attribuzione della Giornata europea del Gelato Artigianale. Unico alimento per il momento a poter festeggiare in tutti i Paesi dell’Unione il 24 marzo di ogni anno.
La Giornata europea
L’idea di proporre tale dedica al Parlamento Europeo nasce proprio a Longarone durante la MIG 2008 da Longarone Fiere Dolomiti e Artglace, la confederazione delle associazioni europee dei gelatieri artigiani. Ci sono voluti quattro anni per raggiungere il risultato col voto del Parlamento, nelle considerazioni si legge “che tra i prodotti lattiero-caseari freschi il gelato artigianale rappresenta un’eccellenza in termini di qualità e sicurezza alimentare, che valorizza i prodotti agro-alimentari di ogni singolo Stato membro”. A presentare la richiesta gli allora europarlamentari Sergio Silvestris e Paolo De Castro (Italia), Eva Ortiz Vilella (Spagna), Ewald Stadler e Andreas Molzer (Austria).
Alla scoperta dei nuovi gusti
Andando a scoprire i 14 nuovi gusti elaborati di Mastri gelatieri veneti, troviamo tra i protagonisti il Moscato Fior d’Arancio DOCG dei Colli Euganei: passito in una crema allo zabaione per il gelatiere Renzo Ongaro, come spumante in un sorbetto per Mauro Crivellaro. Due modi diversi di interpretare uno degli abbinamenti più difficili col gelato: il vino. Infatti, per gestire il forte potere anticongelante dell’alcool è richiesta una notevole maestria dovendo garantire la “spatolabilità” del prodotto conservato in vetrina con altri gusti, tutti alla stessa temperatura all’intorno dei 14° centigradi.
Ha voluto far incontrare idealmente due grandi fiumi il gelatiere Stephan Buosi, che ha preparato un gelato alla zucca del Delta del Po – varietà delicata – con i Sassi del Piave, morbidi biscotti della Val Belluna ricchi di uvetta, fichi, pere e noci. Frutta che solitamente veniva coltivata in prossimità delle sponde del fiume ed essiccata per sostenersi poi nel rigido inverno.
Noce e sopa
E rimanendo in tema, Andrea e Marco Reato hanno voluto omaggiare un prodotto tipico della loro terra, la noce feltrina, mentre i fratelli Jacopo e Nicolò Braggion hanno voluto proporre prima un classico castagnaccio con crema di marroni, per poi sorprendere con la patata americana dolce di Anguillara Veneta e il Morlacco del Grappa, un formaggio di malga dal gusto particolarmente intenso e persistente. Da accompagnare con il sorbetto al Friularo di Bagnoli DOCG di Vittorio Pasquetti. Oppure il gelato al mascarpone e composta di radicchio rosso di Treviso IGP abbinato alla sopa veneta: un gelato alla crema con focaccia e “Sangue di Morlacco”. Un liquore di marasche, variazione del cherry brandy, ribattezzato così da Gabriele D’Annunzio nel 1919 a Fiume.
E gelato e vino no?
E se tanto si decanta il formaggio con le pere, perché non accompagnarle con un Piave DOP Selezione Oro. Volendo invece un gusto più delicato e una dolcezza più spiccata, si può scegliere un gelato di laguna: sposalizio tra la ricotta di Caorle e le more e il miele di barena. E perché no, un gelato al mandorlato di Cologna Veneta, che è riuscita a onorarlo nuovamente con la sua tradizionale festa il 5, 8 e 12 dicembre scorsi.
Un patrimonio enogastronomico
Insomma, il nostro gelato artigianale, fatto conoscere in tutto il mondo da quasi due secoli di emigrazione dai gelatieri, ha saputo e sa ancora promuovere le tante eccellenze del nostro patrimonio enogastronomico, oggi riconosciute da sigle di provenienza e qualità come DOP, IGP, DOCG. Gli abbinamenti con le centinaia di prodotti agroalimentari tradizionali sono infiniti e ancor di più si possono riunire e combinare con la nuova tendenza del Gelato Cocktail.
Arrivano i cocktail a base di gelato
Infatti, grazie alla collaborazione con il bartender Daniele Salvatori, la Regione del Veneto ha presentato in anteprima anche 4 nuovi cocktail a base di gelato. Come il “Sorsi Spumeggianti” con gelato al moscato Fior d’Arancio. O il “Fior di Dolomiti” che miscela invece il moscato Fior d’Arancio con il gelato fior di latte bio delle Dolomiti e il gelato al formaggio Piave e pere. O “A Tutto Veneto” con radicchio rosso di Treviso, miele delle Dolomiti bellunesi, Prosecco Superiore di Valdobbiadene e gelato alla noce feltrina. E infine il “Mandorlato cocktail” con gelato al mandorlato di Cologna Veneta, gelato di Laguna di Caorle e vino Friularo di Bagnoli. Ma non hanno esaurito le idee. Dallo stand i gelatieri veneti rilanciano: “Ci vediamo a MIG 2022 con altri nuovi gusti!”.