Il successo in trasferta contro l’Adriese non è bastato al Mestre per centrare il quinto posto in campionato, utile per qualificarsi ai playoff. A festeggiare è stato infatti il Caldiero, ma adesso è già tempo di programmare la nuova stagione. Il Presidente Serena ha le idee chiare e, tra presente e futuro, ci spiega quelli che sono i suoi obiettivi personali e, soprattutto, quelli del Mestre.
Il Mestre si ferma ad un punto dai playoff, è soddisfatto della stagione?
“Non posso che esserlo, gli obiettivi sono stati ampiamente raggiunti dalla squadra. Abbiamo sempre affermato che, con una squadra composta da tanti giovani, volevamo fare bene e penso che i ragazzi ci siano riusciti. Guardando la classifica finale, ed anche l’andamento di essa che ci ha visto per tutta la stagione ai vertici, dispiace non essere entrati tra le prime cinque, ma l’annata è stata sicuramente positiva. Inoltre ci siamo tolti qualche soddisfazione come la vittoria in casa contro la capolista Trento e il premio di miglior giovane del Girone C al nostro De Leo, tutte situazioni che fanno piacere”.
Ci sono dei punti fermi da cui pensate di ripartire?
“Siamo convinti nel continuare a lavorare bene e con serietà per il Mestre, come sempre fatto e confermato da chi ha fatto parte della famiglia arancionera. Vogliamo confermare la maggior parte dei giocatori che in questa stagione si sono contraddistinti, il Mister e lo staff tecnico. Questo pur sapendo che molti di loro sono ambiti da altre squadre, a conferma dell’ottimo lavoro che hanno fatto e delle giuste scelte prese ad inizio anno. Faremo in modo di convincerli a rimanere, con un progetto che mira a migliorare quello che è stato fatto di buona nella stagione appena conclusa. Bisogna però fare i conti con la dura legge del mercato, non dipendendo in maniera assoluta dalla società e dalla volontà di un presidente”.
Tenendo a mente l’eventuale problema dello stadio, il prossimo obiettivo sarà la promozione in Serie C?
“Cercheremo di puntare su giovani da lanciare e valorizzare che ci consentano di fare un campionato di vertice. L’anno in cui abbiamo giocato in Serie C ho realizzato che l’obiettivo di una società dilettantistica che vuole guardare al futuro deve essere un gradino sopra la terza serie, ossia il campionato cadetto. Purtroppo a Mestre, sebbene ci sia l’ambizione da parte della città e del suo Presidente, ci scontriamo da anni con la dura realtà delle strutture. Questo è un grosso limite e ci taglia le ali. Non abbiamo più intenzione di spostarci da Mestre e spendere soldi per l’affitto di uno stadio fuori dal nostro comune. La deroga, inoltre, durerebbe per un solo anno. L’ambizione quindi non basta, dopo la prima stagione, senza lo stadio nel proprio comune, sei obbligato a declassare la propria squadra, come ho fatto tre anni fa”.
Continuerà a fare il Presidente del Mestre?
“Dopo aver rilasciato dichiarazioni a riguardo poi smentite dai fatti, quest’anno non rilascio nessuna dichiarazione opposta (dice ridendo). Posso dire che continuerò ad essere il Presidente di questa squadra fino a quando non arriverà una persona seria che abbia ambizione ed interesse a proseguire il percorso da me iniziato qualche anno fa. Fino ad allora, il garante del Mestre rimarrà Stefano Serena”.